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L’esame Camp Nou in realtà è più di un esame. La prova del 9 sulla reale forza della Roma di Rudi Garcia nella sua versione più matura prescinde dal risultato che i giallorossi otterranno in Catalogna, in un momento di forma straordinaria per i blaugrana, reduce dal poker del Bernabeu contro gli odiati rivali del Real Madrid. La vittoria è fondamentale per il passaggio del girone ma qualunque giudizio sulla squadra di Garcia dovrà prescindere da una partita complicatissima sotto tutti i punti di vista contro una delle squadre più forti del mondo. Vincere vorrebbe dire non farsi scavalcare dal Bayer Leverkusen, perdere contemporaneamente a una vittoria dei tedeschi col Bate sarebbe invece una sorta di disfatta anticipata. Ma come può questa Roma battere il Barcellona al Camp Nou? Dal campo cinque mosse tattiche che potrebbero portare Garcia al successo.

#1 MARCATURE A UOMO
Più di tutto la marcatura a uomo servirebbe su Suarez, l’uomo più pericoloso in chiave gol. Torna Messi, ed è difficile pensare che sarà già in forma ma lui e Neymar vanno arginati, per quanto possibile, con i raddoppi sugli esterni e con qualche uno contro uno da vincere. In area maglie strette su Suarez. A uomo, come si diceva una volta.

#2 PRESSING SUGLI APPOGGI
In 4 partite precedenti in Champions in stagione la Roma ha effettuato 1.500 passaggi circa, il Barcellona oltre il doppio. La forza della squadra di Luis Enrique è quel tiki taka che riporta a Guardiola ma che oggi sembra addirittura la versione definitiva e matura di quel gioco irritante per l’avversario. Il pressing forsennato sul portatore di palla non paga contro una squadra del genere: stanca subito e non funziona. La chiave di volta per provare a ridurre la mole di gioco dei blaugrana dovrebbe essere la copertura degli appoggi facili. Il calcio, almeno per loro, è una scienza (apparentemente) semplice.

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#3 GIOCO IN AMPIEZZA
Il Barcellona in stagione ha perso solo due volte: contro Siviglia e Celta Vigo. In entrambi i casi le due squadre spagnole hanno sfruttato il campo in ampiezza, giocando sulle fasce laterali e colpendo con gli inserimenti sul secondo palo. Ma Dzeko lo sa già.

#4 CONCLUSIONI DALLA DISTANZA
Fare a gara a chi gioca meglio contro il Barcellona sarebbe un suicidio annunciato. Il Barcellona in diverse fasi della partita è una squadra che non pressa in maniera eccessiva: la Roma dovrebbe sfruttare i tiratori dalla distanza, dai 25 metri in poi.

#5 FORTUNA
Non è tattica ma serve fortuna. Serve una mano dall’alto. Perché va bene tutto, ma se sono in giornata non c’è mossa tattica che valga.