Foto: la provincia di Como

Ci sarà anche un pezzo della nostra Serie B, salvo clamorose sorprese dell’ultim’ora, ai prossimi Europei di calcio. Quattro giocatori ‘italiani’ pronti a sbarcare in Francia, pochi se paragonati ai numeri sfornati dalle serie minori di alcuni campionati esteri: la Championship (Serie B inglese) può vantare ben 35 convocati, la Zweit Liga (Serie B tedesca) 8, mentre la League One (una sorta di Lega Pro Inglese) 7. Merito, naturalmente, anche dell’effetto – allargamento che ha portato alle attuali 24 squadre (molto fa la presenza di nazionali come Galles ed Irlanda del Nord), anche se ancora una volta il confronto generale con il calcio di Inghilterra e Germania ci vede in netto svantaggio. E per risalire all’ultima convocazione ad una rassegna iridata di un tesserato militante nella nostra Serie C bisogna risalire alla stagione 2005/06: allora toccò al difensore del Benevento Massamasso Tchangai rispondere alla convocazione del Togo in vista dei mondiali di Germania. Pochi ma buoni? Il tempo lo dirà. Nel frattempo cerchiamo di capire qualcosa in più su coloro che, oltre a tenere alta la bandiera delle proprie nazionali, sono chiamati anche a difendere il prestigio della nostra cadetteria.

HORDUR MAGNUSSON (Cesena)

Prima storica presenza per lui ad una rassegna iridata, merito soprattutto di una storica qualificazione della Nazionale Islandese, che pure soltanto due anni fa aveva sfiorato la partecipazione ai mondiali in Brasile. Dopo una serie di presenze nel Fram Reikiavik, viene ingaggiato dalla Juventus e farà parte della rosa Primavera. La prima vera esperienza nel calcio italiano arriva nella stagione 2013/14: Magnusson approda allo Spezia, in Serie B, collezionando 20 presenze e raggiungendo i playoff. Buone prestazioni per il difensore islandese che l’anno successivo approda in Serie A con la maglia del Cesena, squadra con la quale è rimasto nella stagione appena terminata e nonostante la retrocessione. Il primo gol con la maglia dei romagnoli è arrivato su calcio di punizione nella trasferta del Sant’Elia contro il Cagliari, l’11 ottobre 2015. L’esordio con la Nazionale maggiore, invece, è avvenuto 12 novembre 2014 in occasione della sfida contro il Belgio. Dotato di una buona tecnica, è considerato uno dei migliori prospetti difensivi del calcio nordico e data la sua giovane età (è un classe 1993) di tempo per crescere ce n’è davvero tanto.

MIGJEN BASHA (Como)

Ad un passo dai trent’anni, ma meglio tardi che mai. Per il classe 1987 Basha è finalmente giunto il momento di misurarsi coi migliori campioni europei, con la nazionale d’origine del proprio paese e dopo anni di trafila nelle nazionali giovanili della Svizzera (dall’Under 17 all’Under 21 dal 2004 al 2008). Giocatore sulla carta dotato di doppia nazionalità, anche se i suoi trascorsi in Italia sono davvero tanti: Lucchese, Viareggio, Rimini, Frosinone, Atalanta, Torino e Como, ultima tappa infelice e conclusasi col ritorno dei lariani in Lega Pro. Dove sfortunatamente le giocate di questo esperto centrocampista non sono riuscite a fare la differenza sino in fondo: per lui solo un gol con la maglia lombarda, messo a segno contro l’Avellino. Si può sicuramente dire che la presenza in panchina del Ct De Biasi ha agevolato la presenza di molti albanesi del nostro campionato, anche se nel corso della sua carriera Basha ha dimostrato di essere un autentico ruba palloni, dotato com’è di una visione di gioco notevole. Centrocampista duttile e che solitamente viene impiegato al centro del centrocampo ed all’occorrenza come mediano.

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LEDIAN MEMUSHAJ (Pescara)
Albanese all’anagrafe, ma italiano d’adozione. Perché Ledian Memushaj in realtà calca i campi di calcio italiani dalla stagione 2003/04: ben cinque anni tra Eccellenza e Serie D con la maglia della Sarzanese per lui, prima delle esperienze con Valle d’Aosta (ancora in D) e l’approdo nel calcio professionistico. Paganese, Chievo (presenze solo in Coppa Italia) e Portogruaro, con questi ultimi conoscerà per la prima volta la Serie B. 15 presenze e 2 reti per lui in questa breve esperienza, ma dopo l’esperienza di Lecce il giocatore albanese ritroverà presto la cadetteria con la maglia del Carpi: 33 presenze e 8 reti con gli emiliani, un ottimo score che gli vale la chiamata dal Pescara. Anche in Abruzzo Memushaj si fa valere a suon di gol, assist e giocate varie, un exploit che non rimane isolato e che gli vale la chiamata in Nazionale. Nella speranza che i ragazzi di Oddo riescano a centrare la Serie A, lui nel frattempo proverà a ritagliarsi un posto importante tra i migliori giocatori d’Europa. Abile sia come regista che nel ruolo di trequartista, vedremo se farà valere le sue capacità anche in questo prestigioso contesto internazionale. Quelle in Francia saranno le sue partite più importanti con la maglia della Nazionale, che indossa dal 2010.

BARTOSZ SALAMON (Cagliari)
Una convocazione che sa di vero e proprio esame di maturità per Bartosz Salamon. In Nazionale dal 2013, per il giocatore del Cagliari quella di quest’estate sarà la prima storica volta in una grande rassegna internazionale. Importante la sua stagione col Cagliari, cosi come il contributo dato in ottica promozione. Impiegabile tanto in difesa come a centrocampo, è molto bravo nello spingere e nel far ripartire l’azione dei propri compagni. Per non parlare delle sue caratteristiche fisiche: Un metro e novantasei, una bestia, un gigante. Cresciuto nel Brescia per diversi anni, anche Foggia è stata una sua tappa importante in carriera, visto e considerato che nella stagione 2010/11 l’allenatore era un certo Zdnek Zeman, non uno qualunque. Seconda stagione di risultati estremamente positivi dopo quella di Pescara, il suo approdo e la sua permanenza in maniera continuativa nella massima serie presto diventeranno realtà. La fugace esperienza con la maglia della Sampdoria può essere impreziosita da nuove esperienze. Il suo valore? Secondo transfermarkt è di circa 1,5 milioni di euro e chissà che tra qualche anno non si parli di lui…

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