SassuoloSassuolo in Europa League

Il Sassuolo col sesto posto ha il biglietto staccato per i play-off di Europa League 2016/2017, che disputerà se il Milan non dovesse vincere la Coppa Italia.

Di finale in finale, siamo sicuri che i dirigenti, tecnici e giocatori del Sassuolo saranno davanti alla tv per vedere se il Siviglia diverrà l’unico club a vincere 3 coppe Uefa consecutive, o se i “reds” pareggeranno il conto e si porteranno a 4 coppe anche loro.

Vediamo i numeri dei neroverdi e della manifestazione a un giorno dalla finale di Basilea tra Liverpool e Siviglia.

La finale che più conta dalle parti del Mapei Stadium è quella che si disputerà Sabato 21 Maggio a Roma, e che se il Milan e la Juve confermeranno il loro trend, permetterà agli uomini del patron Squinzi di essere la squadra numero 927 in assoluto a giocare in Europa League.

Gli emiliani si preparano alla competizione forti dei 9,1 milioni di euro guadagnati dal piazzamento ottenuto dalla ultima Serie A:

Sassuolo in Europa League
Sassuolo in Europa League

Da non trascurare anche i 22 milioni di euro che arrivano dal più ricco contratto di sponsorizzazione della Serie A.

Una competizione, l’Europa League nata nel 1971, e che negli anni ha subito diverse variazioni nel nome, fino ai giorni nostri. Una competizione che in 45 anni di storia e un pò a sorpresa, è tutta a pannaggio dell’ Inter.

La squadra neroazzurra è quella che realizzato il maggior numero di punti in assoluto in Europa League: 217 in 175 partite, in 25 partecipazioni con 3 vittorie finali, nell’ ordine: 1991, 1994 e 1998.

Ancora neroazzurro parla il recordman della manifestazione, con le 96 presenza di “Zio” Beppe Bergomi, e le tre coppa alzate nel decennio degli anni 90.

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Settimo in classifica generale ma primo italiano, è il neroazzurro di lungo corso (1977-1988) Alessandro “spillo” Altobelli, che con le sue 25 reti, è lontano “solo” di 15 segnature dal record attuale di Larsson con 40.

In conclusione ci auguriamo che il Sassuolo, se il fato sarà dalla sua possa essere il nuovo che avanza del calcio italiano nella comunità Europea, a testimoniare che anche da noi la programmazione e le idee e una rosa tutta tricolore possano “pagare” più di blasone e rose farcite da stranieri.