Il mercato di riparazione, a dispetto del titolo, può complicare -più che aggiustare- le cose. Le squadre che cercano rinforzi in corso d’opera trovano, nella maggior parte dei casi, soluzioni raffazzonate. Gli acquisti “sbagliati” vengono pagati a caro prezzo, non solo nel prosieguo della stagione, ma anche sul lungo termine, quando, col senno di poi, pesano sulla gestione complessiva della rosa. La redazione di Blog di Calcio ha quindi selezionato dieci giocatori acquistati nella sessione invernale degli ultimi anni, rivelatisi poi degli autentici flop. Tutti i calciatori elencati hanno richiesto un particolare sforzo economico da parte delle società che li avevano ingaggiati, sminuendo ulteriormente queste operazioni di mercato.

1. Cassano (trasferimento al Real Madrid)

Prelevato nel gennaio del 2006 dal club di Florentino Perez, viene pagato 5 milioni di euro con un ingaggio di ben 4,5 milioni. Il suo rendimento, però, non è all’altezza dei Galacticos: dell’avventura di Cassano al Real si ricordano le avventure piccanti, le imitazioni -quelle sì, davvero ben riuscite- di Fabio Capello e i vizi della buona tavola, che gli valgono l’appellativo di “El Gordito”.

2. Destro (trasferimento al Milan)

Il corteggiamento di Galliani culmina con l’ormai ‘storica’ improvvisata alla sua porta. Destro si trasferisce a Milano con un lauto ingaggio, ma non impressiona nessuno. Il Milan non commette due volte lo stesso errore e non lo riscatta dalla Roma, restituendolo appena sei mesi dopo.

3. Hernanes (trasferimento all’Inter)

Passa all’Inter il 31 gennaio 2014 per 18 milioni di euro. Nonostante la cifra pagata, i nerazzurri non trovano in lui il campione che avevano per lungo tempo inseguito: Hernanes delude le aspettative e si trasferisce alla Juventus appena un anno e mezzo dopo.

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4. Anelka (trasferimento alla Juventus)

Preso dalla Juventus a parametro zero, ha pesato sul bilancio bianconero in termini di ingaggio. Il suo rendimento è stato a dir poco scandente: disputa appena tre partite senza segnare neanche un gol.

5. Podolski (trasferimento all’Inter)

L’entusiasmo con cui è stato accolto dai tifosi nerazzurri non viene ricambiato sul campo. Ci si aspettava molto di più dal giocatore tedesco, che in Serie A ha collezionato 17 presenze e un solo gol.

6. Emanuelson (trasferimento al Milan)

In teoria, avrebbe dovuto rappresentare un innesto indispensabile per la fascia sinistra del Milan. In realtà, ha rappresentato un peso, sia per rendimento deficitario sia a causa di ingaggio decisamente eccessivo. Emanuelson non ha di certo lasciato il segno nella Milano rossonera e, ancor meno, nelle successive esperienze.

7. Diamanti (trasferimento alla Fiorentina)

Di ritorno dall’esperienza cinese, si trasferisce in viola il 10 gennaio 2015. Non disputa un gran finale di stagione nell’undici guidato da Montella e, di conseguenza, la Fiorentina non lo riscatta per la stagione successiva.

8. Cerci (trasferimento al Milan)

È da circa un anno in rossonero, ma rimane un eterno incompiuto. Il Milan non gli ha fatto bene e neanche, in precedenza, l’Atletico Madrid. Il problema di Cerci rimane quello di non riuscire a fare il salto di qualità.

9. Doumbia (trasferimento alla Roma)

La Roma spende per lui quasi 15 milioni di euro, ma viene delusa dal rendimento insufficiente dell’attaccante ivoriano. Doumbia, nel mercato dell’anno scorso, prende il posto di Destro: lo scambio non produce gli effetti sperati, rivelandosi al contrario controproducente.

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10. Honda (trasferimento al Milan)

Contestato dai tifosi, insieme ai dirigenti della società che, evidentemente, “qualcosina” avranno pur sbagliato. Honda è il simbolo degli acquisti flop delle sessioni invernali di calciomercato, perché il suo arrivo, ostentato quale rimedio ai mali dei rossoneri, si è dimostrato semplicemente inconsistente. Non si capisce bene se il Milan intenda cedere o meno il proprio numero 10, nel frattempo, ha fatto rientrare Boateng: pensare che fu proprio il giocatore ghanese a lasciargli il posto più di due anni fa.