Leggendo la classifica del campionato italiano non si può negare che ci sia qualcosa di assolutamente inedito: Chievo a 7 punti e momentaneamente nelle posizioni di testa, Juventus ad un punto, in coda. La squadra di Allegri, dopo quattro titoli consecutivi, appare cronicamente in crisi di gioco e risultati, e anche ieri, contro un Chievo certamente in palla ma inferiore anni luce rispetto ai bianconeri dal punto di vista tecnico, non è riuscita ad imporsi tra le mura amiche dello Juventus Stadium. Ma cosa sta succedendo ai Campioni d’Italia? La definitiva assenza di tre campioni come Pirlo, Vidal e Tevez sta davvero condizionando così tanto il cammino di una squadra che lo scorso anno ha sfiorato uno storico Triplete? Possibile che il secondo anno di Allegri sia una tale maledizione per le squadre che allena? Scartando quest’ultima ipotesi, ci limitiamo a dire che la fine di un ciclo di vittorie assieme all’addio di tre campioni assoluti abbia determinato un impatto negativo difficile da assorbire per i nuovi validissimi innesti, almeno nel breve periodo. Allegri deve “ricalibrare” gli equilibri di una squadra per metà rivoluzionata, ma rispetto alla quale è innegabile il valore di primissimo livello della rosa a disposizione. Ecco, allora, 5 buoni consigli per il tecnico livornese, affinché possa sfruttare al meglio tutta la qualità che la dirigenza bianconera gli ha messo a disposizione nell’ultima campagna acquisti.

1. HERNANES ALLA PIRLO: Il brasiliano ieri si è mosso molto bene. Tecnica, visione di gioco e sapiente presenza tattica in mezzo al campo ne farebbero, a nostro parere, l’ideale sostituto di Pirlo. Allegri sembra non condividere quest’idea, ma il brasiliano non ha più quegli spunti, per velocità d’esecuzione, che risultano decisivi sulla trequarti avversaria.

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2. MARCHISIO MEZZ’ALA: L’assenza di Vidal nel centrocampo bianconero pesa più nella fase difensiva che in quella offensiva. Vidal era un mastino, oltre che un ottimo finalizzatore. Marchisio per caratteristiche tecniche è il calciatore in rosa che gli somiglia di più: bravo nello sradicare palloni ed eccellente negli inserimenti, non sfigura nel ruolo davanti alla difesa, ma la sua collocazione ottimale rimane quella di interno di centrocampo.

3. PEREYRA NEL SUO RUOLO NATURALE: Schierato nella serata di ieri come mezz’ala, il centrocampista argentino ha reso al di sotto delle sue potenzialità. Pereyra è un 10 atipico ma, per dinamismo e concretezza, potrebbe dare molto di più alla formazione di Allegri se messo nelle condizioni di agire vicino alla porta avversaria.

4. ALEX SANDRO E MANZUKIC: L’uno è complementare all’altro. Nella sua prima uscita con la maglia della Juventus il laterale brasiliano non si è mosso affatto male ma, se i suoi cross vengono indirizzati su Dybala, viene vanificata la sua spinta sulla fascia. Manzukic è il suo compagno di squadra ideale. Sarebbe il caso di schierarli entrambi.

5. PUNTARE SULLA QUALITA’ SENZA TROPPI CALCOLI: Il turn over deciso da Allegri per la partita di ieri si è dimostrato una scelta inappropriata. La partita con il Chievo era da vincere e le energie vanno risparmiate un po’ più in là. Senza però voler contestare, nel caso specifico, le scelte dell’allenatore bianconero, che conosce meglio di chiunque altro il gruppo a sua disposizione, rimane sempre valida la tesi di puntare sulla qualità. Lasciare in panchina calciatori come Pogba e Manzukic, sebbene si possa contare su sostituti di livello, non è mai la scelta migliore.

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