Le principali agenzie di scommesse non quotano nemmeno più il suo esonero, Walter Zenga dopo la figuraccia con il Vojvodina sembra avere le ore contate. Probabilmente Ferrero gli concederà un’ultima e decisiva chance, nel frattempo tuttavia il patron non vuole perdere tempo e sta sondando varie piste. Il sogno? Vincenzo Montella, un altro grande ex blucerchiato dopo Mihajlovic ma soprattutto attualmente forse il miglior allenatore del nostro campionato, per ora a piede libero dopo l’addio alla Viola. La trattativa non è semplice, il suo agente Alessandro Lucci è già stato contattato telefonicamente e i dirigenti della Samp oltre a vincere le resistenze del tecnico di Pomigliano d’Arco dovranno soddisfare le sue richieste d’ingaggio e trovare una soluzione con i Della Valle.
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Siamo ancora dunque in alto mare, le gesta di Vincenzino però sono rimaste impresse nella mente e nel cuore dei tifosi che invocano a gran voce il suo ritorno. Ripercorriamo allora in breve le principali tappe della sua carriera doriana.
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Nell’estate del 1996, dopo una splendida stagione in Serie B al Genoa, l’Aeroplanino (caratteristica esultanza che prese vita proprio quell’anno al Grifone e che venne battezzata, ironia della sorte, proprio in un derby della Lanterna) viene riscattato dall’Empoli e successivamente acquistato dalla neopromossa Sampdoria per 8,5 miliardi di lire per sostituire il partente Enrico Chiesa. Un trasferimento che suscitò critiche e polemiche incessanti, la voglia dell’allora 22enne attaccante napoletano di debuttare nella massima serie era troppo forte per cedere alle lusinghe di una società rivale. Oggi possiamo senza dubbio constatare che si è trattato della scelta giusta, Montella spazzò via sin dai primi giorni di preparazione lo scetticismo degli addetti ai lavori e i timori reverenziali della piazza.

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L’esordio con la nuova maglia arrivò il 18 settembre 1996 nel secondo turno di Coppa Italia. Pura coincidenza anche qui, l’avversario era il Genoa. Sotto una pioggia di fischi il numero 9 blucerchiato realizza una pregevole doppietta che però non basterà a passare il turno. L’Aeroplanino si fa trovare pronto anche al debutto in Serie A soli tre giorni più tardi, all’Olimpico la Roma viene annientata 4 a 1 (autogol di Aldair, doppietta di Montella e rete di Mancini). L’inizio di campionato è spigliato, la Samp può vantare un allenatore del calibro di Sven-Göran Eriksson, una rosa competitiva che annovera giocatori di spessore quali Siniša Mihajlović, Christian Karembeu, Juan Sebastián Verón e Roberto Mancini. Proprio l’attuale allenatore dell’Inter si rivelerà un compagno d’attacco ideale, una spalla a cui fare sempre riferimento, per una coppia mutuabile e completa, tra le più prolifiche d’Europa in quegli anni.

La stagione personale di Vincenzino supera le più rosee aspettative: 9 gol nelle prime 9 gare disputate, 22 gol totali ed il titolo di vice capocannoniere alle spalle dell’atalantino Filippo Inzaghi (miglior risultato di sempre da parte di un esordiente italiano in massima serie), sesto posto in A con conseguente qualificazione alla Coppa UEFA e prossimo esordio in Nazionale. Le sue qualità, la sua freddezza in area di rigore, la sua versatilità, la sua facilità nel concludere con entrambi i piedi, vengono ampiamente confermate nella stagione successiva (20 gol in 33 partite). L’annata 1998-1999 invece si rivela problematica, una dolorosa pubalgia lo tiene lontano dal calcio giocato per diverso tempo, 12 gol in 22 presenze non bastano per evitare la retrocessione, la nuova Samp di Spalletti torna in B. A giugno così, pienamente ristabilito, Vincenzo Montella, voluto fortemente da Zeman, viene acquistato dalla Roma del però subentrante Fabio Capello.
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Nella stagione 2007-2008, a 33 anni, l’attaccante torna nuovamente in prestito alla Doria per gli ultimi lampi di una sensazionale carriera realizzando 4 reti in 13 presenze tra cui uno alla Juventus. Ora potrebbe tornare al Marassi per la terza volta, i tifosi ci sperano, gli splendidi ricordi lasciati a Genova nemmeno il tempo potrà cancellarli e chissà potrebbero essere ampliati da nuovi successi.

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