«64 sterline a biglietto, ma senza tifosi il calcio non vale un penny». Questo lo striscione esposto dai sostenitori del Bayern Monaco all’Emirates Stadium di Londra, nella partita di mercoledì scorso di Champions League tra l’Arsenal e la squadra campione di Germania. I tifosi tedeschi, entrati per protesta con 5 minuti di ritardo dal fischio iniziale, sono stati applauditi a lungo dai supporter avversari. In Inghilterra, infatti, il problema del caro biglietti è particolarmente sentito anche per le partite di Premier League perché, sebbene gli stadi di proprietà rappresentino un esempio di sicurezza, efficienza e spettacolarità, il costo elevato per assistere ad un singolo evento rimane l’ostacolo più evidente per gran parte degli appassionati. La questione peraltro non investe solo gli spettacolari impianti britannici, ma è estesa anche alle altre arene della Champions League.

Per acquistare un biglietto della fase a gironi di questa competizione, infatti, si può spendere una cifra che varia da meno di 40 euro ad un massimo di circa 200. I costi dipendono soprattutto dall’importanza della partita alla quale si assiste, ma anche dal paese che ospita l’evento. Germania ed Inghilterra sono le nazioni con gli stadi più all’avanguardia e conseguentemente le più care. Le 64 sterline dell’Emirates equivalgono ad un prezzo di 87 euro, a cui vanno aggiunte le tasse e le spese di spedizione, per un totale di circa 100 euro. Una cifra certamente cospicua, ma nettamente inferiore ai 199 euro che un tifoso della Juventus dovrebbe sborsare per garantirsi la trasferta tedesca contro il Borussia Moenchengladbach.

In Italia e Spagna, i costi sono mediamente inferiori. Chi volesse prenotare un biglietto per il Nou Camp nella prossima sfida dei campioni d’Europa contro il Bate Borisov spenderebbe “solo” 50 euro, tutto compreso. Poco più per assistere al ritorno decisivo per le sorti della Roma di Garcia all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen: 55 euro circa. I prezzi più bassi sono distribuiti tra Ucraina e Russia, dove chi volesse sfidare il freddo per vedere le partite di CSKA Mosca, Zenit e Shakhtar Donetsk spenderebbe una cifra compresa tra le 30 e le 60 euro.

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Insomma, nonostante la protesta dei tifosi tedeschi sia pienamente condivisibile, perché il calcio è pur sempre uno sport popolare e dovrebbe essere più accessibile a giovani e classi sociali meno abbienti, appare un po’ paradossale che il problema del caro biglietti venga sollevato proprio dal pubblico del Bayern. I prezzi dell’Allianz Arena, infatti, per il match di ritorno contro l’Arsenal partono da circa 136 euro. Cosa dovrebbero dire a questo punto i supporter dei Gunners?