La Juventus sta vivendo in questa stagione una delle annate più difficili da quando la gestione del club è tornata nelle mani della famiglia Agnelli, stagione persino più delicata di quelle dell’era pre-Conte. Perché se prima dell’arrivo del tecnico leccese sulla panchina bianconera si trattava di rimettere a lucido, dopo Calciopoli, una macchina un tempo perfetta ma privata dei suoi ingranaggi migliori, quest’anno l’obiettivo consisteva nel dare un seguito agli eccellenti risultati raggiunti lo scorso anno. Come se non bastasse, ad aumentare il coefficiente di difficoltà dell’annata bianconera ci hanno pensato le partenze di illustri veterani come Tevez, Pirlo e Vidal, rimpiazzati certamente da ottimi giocatori in ottica futura, ma pur sempre acerbi per poter rendere al massimo sin dal loro primo anno in bianconero.

E cartina tornasole del periodo delicato che la squadra di Massimiliano Allegri sta vivendo, non potevano non essere i tifosi. In questo caso però, il malumore dei supporter non ha nulla a che vedere con proteste, atti di violenza, o discussioni accese con i giocatori, bensì con un qualcosa da sempre molto caro alla società. La presenza dei tifosi allo stadio.

Quest’anno si è infatti assistito ad un concreto e repentino crollo delle presenze allo Juventus Stadium, passate dal 91-92% della gestione Conte e della scorsa stagione, ad un misero 86%. La stadio bianconero, teatro di mille battaglie, è passato dalla media mostruosa di trentottomila spettatori ad una meno anormale di trentacinquemila. Sia chiaro che il risultato negativo fatto registrare è in parte influenzato dall’assenza di big match nelle prime quattro gare casalinghe (al contrario delle passate stagioni, quando alla settima giornata la Juventus aveva già sfidato tra le mura amiche Milan, Roma o Lazio), ma soprattutto dalla squalifica della curva bianconera comminata in occasione della gara contro l’allora capolista Chievo Verona, che certamente avrebbe fatto registrare un numero di spettatori superiori a quello che di fatto è stato ufficializzato (28899 paganti).

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Un chiaro segnale di come le cose in casa Juventus non stiano andando nel verso sperato, pur immaginando che da qui alla fine della stagione il tifo organizzato bianconero non lesinerà il sostegno alla propria squadra del cuore. Sta di fatto che se è vero che l’appoggio di uno stadio può essere indispensabile al fine del rendimento di una squadra e della vittoria di un titolo, la fortezza Juventus Stadium oggi potrebbe essere tutt’altro che inespugnabile.