Foto: Belgium v Republic of Ireland - Group E: UEFA Euro 2016 (AFP)

Alle ore 15.00 e allo stadio Matmut Atlantique di Bordeaux il Belgio ha affrontato l’Irlanda. Da una parte una squadra nel pieno occhio del ciclone dopo l’amara sconfitta patita all’esordio contro l’Italia, dall’altra l’Irlanda galvanizzata dal pareggio contro la Svezia. Il primo tempo è abbastanza monotono con il Belgio che fa la partita, ma che non riesce a trovare spunti offensivi di rilievo. Nella seconda frazione di gara i diavoli rossi guidati da Wilmots trovano la rete dopo soli tre minuti e da quel momento la storia della partita cambia. Dominio belga e risultato finale sul 3-0, decidono Lukaku (doppietta) e Witsel. Blogdicalcio.it vi presenta Belgio-Irlanda in pillole:

#1 TUTTI I LIMITI DI WILMOTS
Per l’ennesima volta Marc Wilmots ha dimostrato tutti i suoi limiti manageriali. Dopo aver scaricato le colpe della sconfitta contro l’Italia sui propri giocatori, questo pomeriggio è stato incapace di caricare e preparare la squadra a dovere. Risultato: un primo tempo dominato ma sterile e partita decisa dalle individualità. Tutto bene finché si vince, ma l’impronta dell’allenatore dov’è? E intanto in Italia c’è chi si lamenta di Antonio Conte.

#2 ITALIANI SONO CATENACCIARI
Lo stereotipo planetario del calcio made in Italy è il catenaccio, cliché spesso utilizzato dai commissari tecnici avversari per giustificare le proprie sconfitte, si pensi a Wilmots e al post-partita di Belgio-Italia. Fatto sta che c’è chi sa fare di peggio. La distribuzione del possesso palla in Belgio-Irlanda lascia poco spazio all’immaginazione con un tondo 60% belga. Non ditelo a Wilmots.

#3 GOLDEN GENERATION
Il match è stato l’esaltazione della tanto decantata “golden generation” formata da Lukaku, De Bruyne, Carrasco, Hazard, Witsel e compagnia. Il futuro del calcio mondiale è ormai segnato, con un’età media tra coloro che quest’oggi sono scesi in campo tra le fila belga che non arriva a ventisei anni. In Italia qualcuno dovrebbe prendere esempio. Di individualità spesso si vince e il Belgio ha centrato il bingo.

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#5 RANDOLPH IL PERDITEMPO
Vero bersaglio della tifoseria belga è stato l’estremo difensore irlandese Darren Randolph, fin dai primi minuti sommerso dai fischi per la costanza con cui ad ogni rimessa dal fondo rosicchiava secondi preziosi. Lui mantenendo il sangue freddo ha continuato a farlo fino a quando ha potuto, ma ciò non gli ha evitato l’imbarcata.

#6 LA FESTA DEL TIFO… E DEGLI STEREOTIPI
Le tanto stereotipate tifoserie di Belgio e Irlanda hanno dato prova del loro calore, tra birra, folletti e annessi e connessi. Sempre vivi dal primo all’ultimo secondo. Da elogiare i verdi d’Irlanda che tra l’euforia iniziale e le lacrime finali hanno sempre sostenuto la propria selezione, nonostante il risultato finale. Si attende ancora il tifo italiano. Da notare il popopo ormai diventato patrimonio universale del tifo.

#7 TUTTO RIMANDATO ALL’ULTIMA GIORNATA
Primato assicurato per l’Italia ma secondo posto ancora da assegnare. Tutto è rimandato alla prossima giornata (mercoledì 22 giugno 2016, ore 21.00) che vedrà l’Italia scendere in campo contro l’Irlanda e il Belgio sfidare Zlatan Ibrahimovic e la sua “umiltà”. A rendere il tutto ancora più infuocato ci penserà la simultaneità dei match. Preparate i barbecue, ci sarà da divertirsi.