Se penso al campionato del ’99 penso a Fifa 99. Sarà il bambino che c’è in me, che non si è mai rassegnato alla console di nuova generazione o alla simulazione calcistica che sembra più realistica della realtà stessa. Ma è una mia debolezza, che non conta poi così tanto. Il dato oggettivo è che la Fiorentina è in testa al campionato, come non accadeva dal 1999. Era il 14 Febbraio e la viola di Trapattoni perdeva il primato solitario in campionato a Udine, dove i friulani vinsero 1-0. Il giorno di San Valentino, quello che sancirà la fine dell’amore tra quel primo posto sognato, cullato, coccolato, e una squadra che giocava con Batistuta e Rui Costa e aveva riesumato la sapienza tattica di un mostro sacro della panchina.

Oggi Trapattoni fa l’opinionista alla Domenica Sportiva, Batistuta è popolare per delle storielle che ogni tanto si palesano sui social e Rui Costa è un dirigente del Benfica. È il mondo che cambia, velocemente, così come alla stessa maniera nel calcio si susseguono cicli, stagioni, passano i calciatori, gli allenatori, i momenti, le situazioni, ma rimangono le emozioni. Come rimarrà nella mente dei tifosi della Fiorentina questo primato un po’ inaspettato, con quell’allenatore dai trascorsi gobbi che fu osteggiato al proprio arrivo nella città toscana. Ma cos’è cambiato dal 1999? Erano i giorni della guerra del Kosovo, Romano Prodi si apprestava a diventare presidente della commissione europea, e l’Euro era il futuro monetario imminente. Di lì a poco Ciampi sarebbe diventato presidente della Repubblica, Benigni avrebbe vinto tre Oscar, Papa Giovanni Paolo II avrebbe proclamato beato Padre Pio da Pietralcina.

Vedi anche  Caro Gigi, ma in fondo loro che ne sanno di Buffon?

E Paulo Sousa in quel 1999 giocava in A con la maglia dell’Inter, rivelandosi uno dei tanti calciatori in quegli anni incapaci di esprimersi al meglio nella Milano nerazzurra. Il tempo passa, non distrugge ma sotterra ricordi, anni, sensazioni. E la meraviglia del calcio è quella di portarti a spasso nel tempo, nell’illusione che oggi è un lunedì del 1999, con la Fiorentina capolista. E invece siamo nel 2015, ma il bello, soprattutto per i tifosi viola, è proprio questo.