L’argomentazione può sembrare banale ma, in realtà, non lo è, soprattutto dopo aver speso quasi cento milioni di euro nell’ultima sessione di calciomercato (peraltro non ancora conclusa). Il Milan vince e non convince, in piena contraddizione col ritornello di “sacchiana” memoria. Vince e non convince in maniera anche coerente: imbarazzante il (non) gioco, imbarazzante la vittoria e, in effetti, quest’ultimo aspetto non fa una piega. La prestazione dei rossoneri è stata poco confortante, perché l’Empoli si è presto impadronito del centrocampo avversario e per lunghi tratti del match anche della trequarti difesa dagli uomini di Mihajlovic. Il lampo di Bacca è frutto di un’intuizione estemporanea (anche se molto bella) di Luiz Adriano, mentre il pressing dei toscani causa non pochi imbarazzi alla costruzione del gioco rossonero che, disimpegnandosi quasi sempre male, fa correre diversi pericoli alla porta di D.Lopez. Il pareggio di Saponara arriva immancabilmente poco dopo ed è un colpo al cuore per i tifosi di casa che, rimpiangendo il talento del loro ex-trequartista, fischiano impietosamente tutte le timide iniziative di Suso. Col passare dei minuti l’azione dei biancazzurri, guidati da Giampaolo, si fa sempre più insistente. Il Milan arretra, incapace di costruire azioni degne di nota, e il fischio del signor Giacomelli, che pone fine ai primi 45 minuti di gioco, viene accolto come una liberazione per De Jong e compagni. Il pareggio sta stretto ai toscani.

Mihajlovic cerca di svegliare i suoi e corregge la formazione iniziale del secondo tempo, sostituendo Nocerino con il neo-arrivato Kucka. L’inerzia della partita, tuttavia, non cambia, anche se i rossoneri sembrano più determinati nel contrastare gli avversari. Al 55′ Bonaventura subentra a Suso, con San Siro che non risparmia una bordata di fischi al giovane calciatore spagnolo, e la partita che si indirizza in favore del Milan nel migliore dei modi: dall’angolo battuto dal centrocampista ex-Atalanta scaturisce il gol determinante di Luiz Adriano. Una punizione eccessiva per l’Empoli, che nei minuti finali prova a raggiungere nuovamente il pareggio, ma il muro eretto da Zapata, De Jong e Romagnoli stavolta regge bene.

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Il Milan porta a casa i tre punti, obiettivo minimo della serata, ma non per questo una garanzia prima del fischio iniziale dell’arbitro. I mugugni del Meazza, invece, prima, durante e dopo il match, sono giustificati da un mercato, dispendioso ma deludente, e dall’assenza, stasera così come da troppo tempo, del bel gioco dalle maglie rossonere: una mancanza alla quale hanno saputo rispondere con un lampo i soli Bacca e Luiz Adriano. Ci vorrà un po’ di tempo chissà, ora però ci sono i punti: quelli, nel dubbio, mettono d’accordo tutti.