“Claudio Ranieri ha paragonato il suo Leicester al Catanzaro e penso che lo abbia fatto con convinzione. Quel Catanzaro in due anni perse 2-3 partite, il primo anno perdemmo lo spareggio a Terni e il secondo anno andammo in Serie A. Eravamo riusciti a fare gruppo, anche con le famiglie. Avevamo una grande forza, riuscivamo a vincere anche in campi che erano imbattuti da anni”. Gianni Di Marzio inizia così a raccontare il suo Catanzaro, quello che secondo Claudio Ranieri assomiglia al Leicester dei miracoli. Tante esperienze in tutta Italia per l’allenatore napoletano, che quando gli si dice che ha allenato Claudio Ranieri e che è stato fondamentale nella carriera del tecnico testaccino ci tiene a precisare: “Non ho solo allenato Claudio Ranieri, l’ho inventato allenatore. Lui non voleva fare l’allenatore, ma l’ho quasi costretto. L’ho aiutato ad andare a Lamezia, poi lui voleva smettere e fare l’imprenditore a Roma. Quando andò a Lamezia non lo volevano perché non aveva esperienza, e parlai al presidente benissimo di lui”.

“Ranieri l’ho inventato io”

Di Marzio rivendica quindi la paternità calcistica di Ranieri: “Se posso dire di aver scoperto Maradona e di averlo proposto al Napoli nel ’78, di aver scoperto Messi quando lo proposi alla Juve, posso dire anche di aver scoperto il Claudio Ranieri allenatore”. Di quel Catanzaro, ancora oggi ad oltre 30 anni, è rimasto ancora qualcosa: “Ranieri ci invita l’estate in Toscana in una sua villa e passiamo delle settimane lì, con Palanca e tanti altri di quella squadra. Eravamo veramente un grande gruppo. Oggi Claudio ha Vardy in rosa, io avevo Palanca“. Di Marzio non ha dubbi nemmeno quando parla di un “allenatore vincente”. “Claudio Ranieri è un allenatore vincente. Lo era già da calciatore. Quando in partitella gli fischiavo qualcosa contro sbraitava, lui ci teneva a vincere anche in allenamento. La sua carriera ha dimostrato la sua propensione a vincere: ha vinto la Supercoppa Italiana, la Coppa Italia, la Coppa di Spagna e la Serie B francese con il Monaco. E tutto quello che sta ottenendo ora lo merita”.

“Napoli-Juve? Decisiva solo per i bianconeri”

“Evidentemente non sono uno stupido: ho portato Ranieri con me a Catanzaro quando non aveva mai giocato con la Roma, ma aveva una sola panchina in prima squadra, poi l’ho portato con me a Palermo e l’ho convinto a fare l’allenatore. Qualcosa vorrà pur dire”. E parla l’autorevolezza di chi in carriera ha vinto da allenatore e da dirigente, allenando in piazze importanti come Napoli. E su quel Napoli che sabato sera si giocherà lo scudetto allo Stadium, Gianni Di Marzio, ha una propria idea: “Sarà decisiva per la Juve, non per la squadra di Sarri. Se il Napoli vince va a +5 e a quel punto può solo perdere per demeriti propri il campionato. La Juve invece vincendo andrebbe a +1, ma rimarrebbe tutto in gioco”. Parola dell’allenatore che ha scoperto Maradona, segnalato per primo Messi e inventato Claudio Ranieri. Chapeau.

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