Zero gol nelle ultime quattro partite è un ruolino di marcia tutt’altro che rassicurante per Roberto Mancini e la sua Inter, nonostante tutte le attenuanti del caso. Siamo ancora, infatti, in piena fase di preparazione atletica e le gare fin qui disputate non sono nulla più che semplici amichevoli, ma l’ultima sconfitta dei nerazzurri ha un sapore un po’ beffardo, quello servito dagli ex di turno, Podolski e Sneijder, che trovano la combinazione vincente per il gol vittoria, cosa che davvero sembra non riuscire più alla loro ex squadra. L’arrivo di Stevan Jovetic, ufficializzato dal Manchester City appena tre giorni fa, potrebbe di conseguenza rappresentare la medicina giusta per combattere l’attuale sterilità dell’attacco interista.

L’attaccante montenegrino classe ’89 torna in Italia dopo la non esaltante parentesi nei Citizens, dove ha collezionato poche presenze e tanti infortuni, ma il cui talento, mostrato all’apice del suo splendore con la maglia viola della Fiorentina, siamo sicuri non sia stato scalfito dalle grigie giornate passate a Manchester. Roberto Mancini, evidentemente, la pensa così e spera di aver piazzato il colpo, contando più sui numeri che non sulla fragilità del calciatore.

Jovetic, dal canto suo, è una seconda punta capace di concludere l’azione così come di rifinirla con degli assist per i compagni di squadra, ed è per questo che può rappresentare una soluzione d’attacco in più per il proprio allenatore. Lo schema precedente il suo arrivo prevedeva l’utilizzo di Hernanes trequartista alle spalle della coppia Palacio-Icardi, e considerando l’indiscussa titolarità del capocannoniere uscente del nostro campionato, Jo-Jo andrà a prendere il posto di uno tra il brasiliano e l’argentino.

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Nella partita di ieri, al suo esordio con la maglia dell’Inter, l’attaccante montenegrino è subentrato proprio a Palacio: un cambio fin troppo logico nella scelta tecnica di sostituire una seconda punta con un’altra, senza quindi stravolgere l’assetto della squadra; l’Inter però ha bisogno di sbloccare la casella dei marcatori e l’idea di un terzetto dalle più spiccate doti offensive, Palacio-Jovetic-Icardi, potrebbe essere tutt’altro che campata in aria, da un lato perché il tridente sarebbe protetto da un centrocampo muscolare, da Medel a Guarin, da Kondogbia all’obiettivo dichiarato F.Melo, Mancini potrebbe coprire adeguatamente l’azione dei suoi attaccanti, dall’altro, in queste prime uscite, Hernanes è apparso come uno tra i meno convincenti dell’attacco fin qui schierato.

Con Jovetic, l’allenatore nerazzurro potrebbe quindi cambiare l’attuale sistema di gioco, rinunciando al trequartista “puro” come Hernanes, ovvero a quel giocatore in grado di fare da collante tra il centrocampo e l’attacco, e inserendo tra le linee, contemporaneamente, sia Palacio che l’ex-viola, per sfruttare le doti di maggior rapidità e pericolosità offensiva dei due appena dietro ad Icardi. Sarà davvero questa la scelta di Mancini per tornare a far segnare la sua Inter?