Foto: profilo Facebook Crotone

Non chiamatelo sogno. E nemmeno miracolo. Semplicemente futuro. Le favole calcistiche attuali, come quella del Crotone – ma vedi anche il Leicester -, diventano sempre più realtà, dove il fattore predominante è rappresentato dalla programmazione.

Per la prima volta nella loro storia, sentiremo parlare dei pitagorici in Serie A. Un campionato stradominato, dall’inizio alla fine. Un’impresa vera e storica, i cui grandi meriti vanno sia al promettente tecnico Ivan Juric, già finito nel mirino del Genoa, sia ad una rosa composta da calciatori, ma soprattutto uomini veri.
E dare a Cesare quello che è di Cesare. Perché è giusto, e obbligatorio, riconoscere il grande operato del direttore sportivo Beppe Ursino, animo gentile e gran lavoratore. E’ stato lui, infatti, a scoprire personalmente (con l’aiuto del figlio, ndr) un certo Budimir, sconosciuto alla platea prima del suo approdo in Calabria, ed ora già sui taccuini di fantallenatori e, udite udite, dirigenti dei top-club italiani. Ma non solo: le scommesse Palladino e Ricci stravinte, le ottime conferme di due che ormai la maglia rossoblù la sentono tatuata sul petto come Martella e Salzano. Scelte giuste, giustissime, che hanno fatto ricredere anche i tifosi che, dopo gli addii di Ciano e Dezi, avevano trangugiato un amaro calice.
Se lo meritano tutti. Compreso il Presidente Vrenna, che ci ha creduto, non ha mollato e dopo ventiquattro anni di sacrifici ed investimenti si vede catapultato in Serie A da “una squadra da dieci in pagella”, le sue parole. Già, Serie A. Perché ora c’è da sistemare qualcosina allo stadio ‘Scida’, poi partiranno i lavori in vista di quella che sarà la nuova casa del Crotone.

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Intanto la Calabria si gode il ritorno nella massima serie. Dopo la Reggina, infatti, saranno gli ‘squali’ a portare in alto la bandiera con pino, capitello e croci bizantine. Una città intera sogna e ha tutti i diritti per farlo. E chissenefrega se c’è qualcuno che non accetta le “sorprese” o si fa problemi per gli introiti: nello sport va avanti chi vince e merita e dovrà sempre essere così.
E allora grazie Crotone, grazie per il sud. E grazie per Rino. Perché chi non sapeva nemmeno una sua canzone, l’ha conosciuta grazie ai tuoi splendidi tifosi. E chi, invece, lo ha nel cuore, non può fare altro che ringraziarti.
A mano a mano verso la Serie A, sotto un cielo sempre più rossoblù. Grazie.

A cura di:
Dennis Magrì (nato a Brindisi, classe ’95). Studente, cronometrista e giornalista sportivo per TuttoMercatoWeb.com. Editor del libro ‘Content Marketing’.