Fonte: Telam (DiarioBae.com)

La corsa per vincere il primo storico campionato argentino a 30 squadre non poteva vedere come protagoniste le grandi protagoniste locali che tornano a fare la voce grossa anche negli alti ranghi internazionali.
Boca Juniors e San Lorenzo si sono sbarazzate della concorrenza complice un River Plate con la pancia piena dopo il successo in Copa Libertadores e la poca continuità di Rosario Central e Racing che al momento non sembrano in grado di colmare un gap di 6 e 7 punti ad appena 8 giornate dal termine.
Le sorti del campionato passano inevitabilmente dal big match di domenica quando alla Bombonera xeneizes e cuervos si affronteranno in una partita che vale una bella fetta di campionato e anche qualche cosa in più. Già perché la sfida Boca Juniors-San Lorenzo trascende il campionato attuale e segna con un marchio indelebile la storia del calcio argentino: solo i rispettivi clasicos con River Plate e Huracan sono sentiti di più dalle due tifoserie che adesso sognano lo sgambetto agli eterni rivali per poter scappare in fuga solitaria verso il titolo.
Obbligato a fare bene il Boca Juniors: gli xeneizes in questi anni hanno visto vincere campionato e Copa Libertadores a River e San Lorenzo, hanno perso il Superclasico sia in semifinale di Copa Sudamericana che agli ottavi di Copa Libertadores e mancano il successo in campionato addirittura dal 2011. Tanti, troppi bocconi amari da mandare giù anche per un duro come Arruabarrena che ha cucito addosso alla sua squadra un abito che calza a pennello ma ancora non ha trovato il cambio di marcia decisivo per far tornare il Boca nel posto che merita. La qualità non manca, l’esperienza nemmeno: il rientro di Tevez ha galvanizzato l’ambiente e reso costanti i risultati; il recupero di Lodeiro dall’infortunio regala tanta qualità alla manovra mentre l’assenza per squalifica di Calleri toglie un vero bomber su cui appoggiarsi in fase offensiva.
Quadrato e imprevedibile il San Lorenzo che dopo sei mesi di pausa di riflessione post successo in Copa Libertadores 2014 ha ritrovato la convinzione e la grinta di un anno fa mostrando un gioco a tratti spettacolare dove viene esaltata alla perfezione la tecnica di un reparto offensivo coi fiocchi. Due i punti da rimontare per la squadra di Edgardo Bauza che con il passo falso del Nuevo Gasometro di domenica scorsa contro il Banfield si sono staccati dalla vetta della classifica e devono correre ai ripari nella sfida più delicata dell’anno in una Bombonera che si preannuncia infuocata. Le assenze di Mas e Ortigoza, impegnati con le rispettive nazionali complicano i piani del Patón che dovrà affidarsi alla tecnica degli uomini d’attacco per poter mettere sotto scacco una squadra ben organizzata come quella azul y oro.
Quanto conta questa partita lo sanno benissimo giocatori, allenatori, tifosi. Vincere conta per la classifica, per la rivalità, per la storia.
Un Clasico per decidere le sorti di un campionato come al solito appassionante e imprevedibile: Taquitos e sombreros, un’atmosfera da brividi e uno spettacolo garantito in campo e sugli spalti, il calcio argentino è pronto a mostrare al mondo tutta la sua bellezza.

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