Il torneo di Viareggio è stato appena archiviato con l’affermazione della Juventus giunta alla vittoria numero 9 della sua storia, eguagliando il Milan in questa speciale classifica. La grande delusa del torneo, alla luce anche del primo posto nel girone B è l’Inter di Mister Stefano Vecchi.

Nel torneo della consacrazione del talento “rosanero” La Gumina, palermitano-doc e con una storia alla “Messi” a fare da contorno, i giovani talenti neroazzurri, hanno sfiorato l’impresa proprio contro il Palermo, riuscendo quasi nella rimonta da 3-0 contro gli isolani di Zamparini, che complice un arbitraggio “discutibile”, e le espulsioni del tecnico, e del Terzino Sobacchi, hanno condannato i giovani neroazzurri ad una uscita anticipata.

Nonostante gli innesti saltuari in rosa delle “star” radicate in prima squadra come Gnoukouri e Manaj, l’under 20 neroazzurri è colma di talento e di speranze, nomi d’arte e perfetti sconosciuti che partono sempre dalla panchina e scrivono il loro nome sul tabellino marcatori. Vediamo chi sono i papabili “saranno famosi” dell’Inter primavera:

Ionut Radu: Portiere rumeno classe ’97, chioma ossigenata che non passa inosservata, e leader della difesa neroazzurra. Sole 17 reti subite in campionato, che fanno del fortino neroazzurro la miglior difesa del girone B, e in generale la seconda in assoluto dietro solo alla Roma, che ne ha presi 15 in tutto il panorama primavera.

Razvan Popa: Altro classe ’97, stessa nazionalità del portiere Radu. Fisico da colosso, fascetta tra i capelli e stile di gioco che ricorda Chivu, non solo per come guidi i compagni della retroguardia, ma per una impressionante similitudine nei tratti somatici. Già aggregato alla prima squadra, ove veste la maglia numero 56 tra i “grandi” di Mancini è il classico numero 5 in campo, numero che vestì proprio Chivu agli esordi con i lancieri dell’Ajax in Olanda. Un bel prestito in Serie B per il centrale di Bucarest sembra la soluzione migliore per un marcatore tutta sostanza, che ha bisogno però, di misurarsi con avversari ben più pericolosi dei pari grado primavera.

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Stefano Vecchi: tecnico bergamasco 44 enne autore di questo collettivo straordinario, viene da un biennio interessante, iniziato con la coppa carnevele (si, siamo nostalgici del vecchio brand della manifestazione) dell’anno scorso, e che quest’anno vede i suoi “pulcini” già in finale di coppa Italia primavera che si disputerà in una finale andata e ritorno contro la Juve, e capolista del suo girone a 4 turni dalla fine della “regular season” con ottime chance di arrivare allo scudetto primavera, Roma Juve e Palermo permettendo. Per lui vediamo un futuro in Serie A, come accadde per Stramaccioni, che pare stia per tornare l’anno prossimo su qualche panchina da metà classifica come Torino o Atalanta

Josè Correia: Si scrive Correia e si legge Zè Turbo, nickname brasiliano affidatogli per le eccellenti doti atletiche del numero 9 neroazzurro. Capocannoniere della squadra con 7 gol, state sicuri che sentiremo parlare di lui, con quel nome poi, sarà impossibile dimenticarlo, soprattutto per le difese avversarie.

Andrea Pinamonti: Bomber di scorta classe ’99, maglia numero 23 e granatiere dell’area di rigore. Andrea per ovvie ragioni anagrafiche non parte mai titolare, ma è il 12^ uomo in campo e quando entra, si iscrive subito non solo al referto arbitrale, ma anche al tabellino marcatori.

A nostro avviso per età, fisico e senso del gol, Pinamonti è il prospetto più interessante della primavera neroazzurra, vedremo se confermerà la sua verve anche domani contro la Salernitana.