Il Milan batte il Palermo e si rimette in corsa per il campionato. Il successo di ieri sera per 3 a 2 sui siciliani era una condizione indispensabile per dare ossigeno alla propria classifica e, allo stesso tempo, allontanare ogni possibile spettro di crisi dalla panchina di Sinisa Mihajlovic. La vittoria arriva grazie alla doppietta di Bacca e al gol, insieme ad un’ottima prestazione, di Giacomo Bonaventura. Eppure il Palermo aveva saputo replicare, e bene, ai colpi inferti dal Diavolo, grazie ad una doppietta del talento svedese Oscar Hiljemark, un’autentica rivelazione tra le luci di San Siro.

Mihajlovic reinventa una squadra nuova, una formazione diversa rispetto a quella vista nel precampionato e nelle prime due giornate. Il derby aveva già battezzato, senza troppa fortuna, il nuovo assetto voluto del tecnico serbo. Ieri, invece, sono arrivati punti, gioco e conferme. Il modulo non cambia, il Milan schiera sempre il 4-3-1-2, ma sono gli interpreti a rappresentare le novità più importanti nello scacchiere rossonero.

La coppia dei difensori centrali, Romagnoli e Zapata, ha conquistato un certo grado sicurezza, e le scelte di Mihajlovic sembrano ormai orientate nel confermare la titolarità del duo italo-colombiano. Il centrocampo è il reparto dove l’allenatore del Milan ha dovuto lavorare di più. Inizialmente senza un vero dispensatore di gioco e di palloni, il tecnico serbo ha sostituito De Jong con Montolivo, rinunciando così ad un più solido assetto difensivo in favore di una maggiore fluidità di manovra. Kucka, quindi, si è dimostrato da subito un uomo indispensabile in quanto a fisicità ed equilibri tattici: lo slovacco è il nuovo mastino del centrocampo rossonero. Bonaventura, come mezzala sinistra, è un altro playmaker, più alto di Montolivo, in grado di costruire la stragrande maggioranza delle azioni d’attacco del Milan: i suoi piedi toccano un’infinità di palloni, che vengono diligentemente smistati su tutta la trequarti avversaria. Il segreto di Mihajlovic sta, quindi, nell’aver ridato una quadratura al suo centrocampo.

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Bacca, poi, è un terminale offensivo a dir poco micidiale. Ieri ha scagliato tre tiri verso la porta di Sorrentino e ha segnato due gol. La rabona, con la quale l’attaccante colombiano ha sprecato una facile occasione, ha suscitato l’irritazione di allenatore e tifosi, ma lo splendido gol di testa, decisivo per i tre punti finali, ha cancellato automaticamente quel gesto. Il Milan ritrova anche lui, con la consapevolezza di quanto sia importante in area di rigore, piuttosto che costringerlo ad un lavoro sfiancante tra le linee.

Infine, è d’obbligo spendere due parole per Davide Calabria. Un esordio splendido sulla fascia destra, ha dato il là all’azione del primo gol e si è disimpegnato più che bene, in fase difensiva, nel secondo tempo, quando molti dei suoi compagni di squadra sono visibilmente calati.

Bacca, Bonaventura, ma non solo: Mihajlovic può iniziare a contare su un collettivo valido e motivato, una squadra giovane e in crescita, che deve assolutamente rilanciarsi dopo due stagioni deludenti.