Un Napoli spaccato a metà da due ingenuità di Albiol, da una difesa insicura, da una condizione fisica precaria, da un centrocampo non ancora rodato. La qualità davanti è sempre stata indubbia, rispetto alla gara con il Sassuolo oggi si sono visti anche i movimenti giusti. Insigne ha disputato una gara sensazionale, il ruolo del trequartista sembra calzargli a pennello, è meno vincolato difensivamente, può mettere in mostra la propria fantasia e può svariare su una maggiore porzione di campo. Per Callejon una gara sufficiente, il ruolo di seconda punta di certo non lo premia, ma lo spagnolo pressa, si sacrifica, si inserisce e sfiora il gol della domenica. Capitolo Higuain, l’argentino non avrà ancora i 90 minuti nelle gambe ma con la sua intelligenza tattica è in grado di sopperire anche alla propria condizione non ottimale. Il Pipita gioca da prima punta pura, a Reggio Emilia si era abbassato troppo, molla le varie rogne difensive a Callejon e si concentra sui movimenti sul filo del fuorigioco. Due reti da vero bomber, una doppietta che ridà fiducia, sorrisi e serenità a un ambiente scettico.

Eppure l’ex Real non è bastato, nel giro di due minuti è accaduto l’imponderabile. Non è mai bello parlare dei singoli ma le colpe vanno attribuite principalmente ad un altro ex madridista, Raul Albiol, acquistato a suo tempo come degno leader difensivo ma dimostratosi sin da subito capace di sciagurati interventi come quelli che questa sera hanno portato al pareggio della Sampdoria. Ed è andata bene, se non fosse stato per Reina al San Paolo il risultato avrebbe potuto essere diverso. Koulibaly anche è spesso in ritardo o troppo irruento, i terzini continuano a rivelarsi corpi estranei a questo modulo, Sarri dovrà lavorare solo sulla fase difensiva ma dovrà farlo in fretta anche perché dal mercato non arriveranno grossi aiuti.

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Torniamo però al protagonista in positivo. Geniale e concreto, Higuain si candida anche per quest’anno a leader caratteriale ed indiscusso di questo Napoli. Il nervosismo sembra accantonato ma perdere 2 punti come quelli di stasera non piacerebbe a nessuno, specie se sei un campione del calibro del Pipita. Con Callejon ed Insigne inoltre l’attaccante argentino si è trovato a meraviglia, ora però sarà da amalgamare anche con Mertens e Gabbiadini, e potrebbe non essere così facile. Schierare il belga al fianco di Insigne porterebbe Higuain a compiere un lavoro supplementare e molto più dispendioso in entrambe le fasi, la tecnica e la rapidità dei due folletti li porterebbe inevitabilmente a dialogare nello stretto isolando l’argentino in una gabbia di difensori avversari. Meno palloni in area, meno palloni giocabili dunque e più sacrificio. Lo stesso potrebbe accadere anche con Gabbiadini, a meno che l’ex Samp non si presti ad una gara come quella disputata questa sera da Callejon, si accontenti di restare lontano dall’area e di fare da spalla all’argentino.