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Il giorno che aspettano tutti gli appassionati di calciomercato: direttori sportivi che corrono a cercare l’affare, procuratori che tentano di piazzare in extremis il calciatore che sta giocando poco, giornalisti alla ricerca della notizia che ancora non è uscita sugli organi di stampa. Ma che vuol dire poi realmente questo 1 Febbraio che ci risveglia dal poker della Juve, dal pokerissimo del Napoli e dal dominio del Milan in un derby bello e avvincente? In fondo, ma proprio in fondo, non vuol dire niente. Non aspettatevi nulla di grandioso. Nessun colpo last minute degno di nota.

Qualcosa accadrà, ma non sarà un’ultima giornata di mercato per cui fremere. La Fiorentina comprerà un difensore probabilmente, perché ne ha bisogno. Il sogno è De Maio ma non è facile convincere il Genoa. Più o meno lo stesso farà l’Empoli, che pare sia vicino a Magnusson del Cesena, calciatore scuola Juventus. A proposito di Juventus, le big dovrebbero rimanere a guardare. La Juve ha avuto una mezza idea su Matri, ma sembra svanita. Inter e Milan hanno coronato i propri sogni cinesi (in uscita), ma hanno già chiuso tutto: i nerazzurri, peraltro, comprando un attaccante che difficilmente servirà. All’estero Terry è stato sfiorato dall’idea Arsenal ma Wenger ha smentito e quindi sembra sia tramontato tutto.

Non aspettatevi colpi quali Balotelli al Milan o Gotze all’Inter, come avevamo visto negli anni scorsi. Quello che bisognava fare è stato fatto, in un campionato che sicuramente subirà pochi scossoni dalla sessione di mercato più scarna degli ultimi anni. Ma questo, si sa, è un tormentone che torna ogni anno. Buon divertimento, a chi si divertirà, seppur con poco.

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