Lo Sporting Locri è una delle realtà più belle del calcio a 5 femminile in Italia. Squadra rivelazione del campionato di Serie A, nel quale è arrivata a militare dopo anni di scalate, promozioni, successi e storie belle da raccontare. In un calcio che anche ad altissimi livelli conserva il fascino primordiale del gioco, il più bello del mondo. Un pallone però che però qualcuno vorrebbe sgonfiare, e ci ha provato con le minacce al presidente del sodalizio calabrese, Ferdinando Armeni, commerciante di Locri. Sono tanti i biglietti minatori trovati dal presidente della squadra femminile sulla propria auto nelle ultime due settimane. Biglietti intimidatori che lo invitano a farsi da parte e a “chiudere” lo Sporting Locri. Come la serranda di un negozio messo a dura prova dalla crisi, di valori prima ancora che economica.

La solidarietà è arrivata da tutta Italia. La pagina Facebook della Lega Nazionale Dilettanti, cui il Calcio a 5 Femminile fa riferimento, ha postato una foto di solidarietà che ha spopolato in poche ore sui social di tutta Italia. Il presidente della FIGC Tavecchio ha già parlato dell’eventualità di portare a Locri la nazionale femminile di Calcio a 5 proprio per mostrare la vicinanza dell’intero movimento calcistico alla realtà calabrese, che dovrebbe scendere in campo in campionato il 10 Gennaio contro la Lazio ma non è certa neppure di poterlo fare. Il clima di intimidazioni ha rovinato un ambiente altrimenti sano, e attualmente si rincorrono voci di cessione della società.

Alessia Modestia, portiere titolare dello Sporting Locri, ci ha raccontato il momento delicato della propria squadra. Nello spogliatoio – di fatto – regna l’incertezza: “Siamo destabilizzate da quanto accaduto, ci sembra di vivere una situazione surreale. Non sappiamo cosa puó accadere da quí a poco, quale sarà il nostro destino, ma in ogni caso restiamo unite e compatte con l’obiettivo comune di poter continuare e scendere in campo il 10”. La calciatrice calabrese ci racconta poi come la squadra ha appreso la notizia delle minacce e della possibile chiusura delle attività: “Il Presidente ci ha avvisate tutte telefonicamente. Ci ha comunicato che lo Sporting Locri , in seguito alle minacce ricevute , da li a poco avrebbe chiuso”.

Restiamo unite e compatte, sperando di scendere in campo il 10 contro la Lazio

Sgomento e incredulità per le calciatrici di una delle realtà più belle del calcio a 5 femminile, che hanno provato a reagire alla notizia. “La nostra reazione iniziale – racconta la calciatrice – é stata quella di capire se era possibile fare qualcosa, per continuare in ogni caso. Noi non vogliamo mollare, crediamo in ció che facciamo e vogliamo vivere il nostro sogno fino in fondo. La cosa più difficile che rende tutto uno spiacevole paradosso è il fatto che difficilmente ci si può spiegare quanto sia successo a Locri negli ultimi giorni, e Alessia ce lo conferma: “Io sinceramente non mi sono fatta nessuna idea, sul perché sia successo. Mi sembra una situazione talmente surreale che non riesco a sviluppare un mio pensiero. Spero che nei prossimi giorni gli inquirenti possano dirci di piú. Nel frattempo aspettiamo”.

La situazione è talmente paradossale che non si può spiegare

Infine il portiere classe ’93 ci lascia un messaggio per tifosi, appassionati e solidali: “Chiedo loro di continuare a sostenerci come hanno sempre fatto. Noi onoreremo questo sport e questa maglia fino a quando ci é possibile farlo”. Perché è il caso di onorare uno sport che va onorato. Ed è la risposta più bella a chi vive di minacce: le cose belle non sono facili da distruggere. E lo Sporting Locri è cosa bella.

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Si ringrazia Alessia Modestia per la disponibilità e tutta la redazione di Blog di Calcio esprime a lei e a tutta la squadra solidarietà e vicinanza