Foto © www.blogdicalcio.it

Siamo in pieno clima di calciomercato di riparazione. Tra chi cerca l’occasione per mettere a segno un colpo che possa rafforzare la propria squadra e chi invece vuole completare disegni tattici messi in piedi già in Estate ma mai definitivamente realizzati. Il calciomercato di Gennaio offre a tutti una seconda opportunità, o comunque la possibilità di puntellare una squadra già forte, così come ha intenzione di fare – ad esempio, il Napoli di Aurelio De Laurentiis. In tutto questo c’è il non-sense di un calendario che mal si applica alla sessione invernale di calciomercato.

Si è aperto il 4 Gennaio 2016, nonostante la Serie A fosse ferma da 11 giorni. E chiuderà l’1 Febbraio, di Lunedì. Inevitabile, a questo punto, che le trattative continuino a influenzare l’andamento del campionato. Sarà una giornata particolare quella del 31 Gennaio, con alcuni calciatori che magari il giorno dopo lasceranno la propria squadra nella resa dell’ultimo giorno di mercato, con la consueta corsa all’affare delle ultime ore all’Ata Hotel Executive. Una scelta, quella di chiudere le trattative l’1 Febbraio, dettata dal fatto che il 31 Gennaio, storica data di chiusura delle trattative, è domenica e sarebbe stato improponibile. E dovuta anche al poco buonsenso che ha impedito che il mercato fosse aperto magari a fine Dicembre, quando ormai le trattative erano nel vivo per tutti tranne che per chi scrive i comunicati ufficiale, e chiuso un mercoledì di Gennaio. Perché l’1 Febbraio, davvero, ha poco senso.

Vedi anche  24 agosto – Le cinque trattative segrete del giorno