Alessio Romagnoli è un nuovo giocatore del Milan, è bastato infatti l’incontro a Forte dei Marmi tra Galliani e Sabatini per definire un’operazione di mercato che partiva da lontano e che ha visto da subito i rossoneri puntare decisi sul profilo del classe ’95. Il difensore di Anzio è stato fortemente voluto da Sinisa Mihajlovic, che lo ha avuto lo scorso anno a Genova con la Sampdoria e che ne ha determinato una fondamentale crescita professionale in Serie A dove, nonostante la giovanissima età, ha già collezionato 43 presenze di cui ben 30 nella passata stagione. Sebbene siano tanti gli addetti ai lavori e i tecnici a sostenere l’autentico talento del calciatore ormai ex-Roma, tanto da prospettarne, in coppia con Rugani, la titolarità della Nazionale Italiana del prossimo futuro, sarebbe interessante ricostruire alcuni primi tratti caratterizzanti la carriera di Romagnoli, allo scopo di capire se il Milan possa già contare su un difensore di assoluta affidabilità.

Il suo esordio ha un mentore d’eccezione, ovvero quel Zdenek Zeman già maestro di Alessandro Nesta e Francesco Totti, solo per citare i due nomi più noti, ed autentica garanzia quando si tratta di lanciare giovani di assoluta prospettiva. La prima partita di Romagnoli tra i professionisti è datata 11 Dicembre 2012, sotto la guida di Zeman appunto, con la maglia della Roma in un match di Coppa Italia vinto dai giallorossi per 3-0 contro l’Atalanta. Esordisce in Serie A pochi giorni dopo, il 22 Dicembre, proprio contro il Milan (forse un segno del destino) all’età di 17 anni, mentre il suo primo gol nella massima serie è datato 3 Marzo 2013, nella gara vinta per 3-1 all’Olimpico contro il Genoa. Come dichiarato dal suo allenatore nell’Under 21, Gigi Di Biagio, Romagnoli sembra essere un “predestinato”, altri ancora hanno azzardato un paragone con il più famoso collega e campione romano Nesta, che, a quanto pare, alla sua età aveva addirittura un paio di presenze in meno in A.

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Mihajlovic e tutto il Milan ci sperano, nel frattempo si godono il colpo: difensore fisico con i suoi 188 cm, è dotato di buone qualità tecniche nel gestire la palla ed impostare l’azione. Il suo piede preferito è il mancino e questo è un’altra caratteristica che fa contento il suo mister, anch’egli ex-difensore mancino di grande classe e sostanza. I suoi ulteriori punti di forza sono poi il colpo di testa e la presenza fisica che gli permettono di giocare d’anticipo sugli avversari ed averne la meglio nella maggior parte dei casi.

Se sarà lui il difensore del futuro del Milan e della Nazionale sarà solo il tempo, oltre che il campo, a dirlo; quello che invece oggi possiamo affermare con certezza è che il suo talento non è passato inosservato: come uomo mercato, infatti, Romagnoli si è già imposto all’attenzione dei suoi estimatori, Sinisa Mihajlovic primo tra tutti.