Balotelli al Milan, un ritorno e una suggestione che si è manifestata nelle ultimissime ore del mercato rossonero. Il Liverpool ha da tempo scaricato l’attaccante bresciano, acquistato solo un anno fa dalla stessa società di via Aldo Rossi; Mino Raiola, dall’inizio di quest’estate, lo propone a club italiani e Adriano Galliani sembra disposto a cogliere l’invito al volo. Nel frattempo, la Serie A è partita come peggio non poteva per l’undici di Mihajlovic: ineccepibile sconfitta a Firenze per 2 a 0, nessun tiro in porta, rigore ed espulsione contro, causate proprio dalla coppia di belle speranze Ely-Romagnoli. Un incubo. E allora, se il centrocampo non filtra né costruisce, la difesa è ancora tanto incerta e l’attacco non collabora a dovere, a cosa dovrebbe servire Balotelli?

La risposta appare fin troppo chiara e colorita, soprattutto per quei milanisti “non evoluti” che vorrebbero ritornare ad ammirare veri campioni piuttosto che figurine. Si sono spesi 30 milioni per Bacca, 20 per Bertolacci, 25 e più per Romagnoli, e la squadra appare ancora terribilmente incompleta ed inconcludente a fronte di una Fiorentina che ha investito neanche un ventesimo di quei milioni. La domanda seguente è, quindi, più o meno la stessa di prima, a chi gioverebbe Balotelli?

Non al progetto tecnico di Mihajlovic, perché di prime punte o comunque di attaccanti da servire ce ne sarebbero già tanti, semmai sarebbe più utile comprare uno o più calciatori in grado di mettere in porta i vari Bacca e Luiz Adriano. Balotelli, individualista di professione, certamente non farebbe al caso di quest’esigenza. Al Milan, allo spogliatoio e alla classifica, l’utilità di questa possibile operazione è quanto meno discutibile: Super Mario, almeno da un bel po’ di tempo, non è più così super, anzi le “grane” che procura sono maggiori dei sorrisi che riesce a strappare a tifosi, allenatori e compagni di squadra. E allora, per l’ennesima volta, a cosa servirebbe un suo ritorno?

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Forse servirebbe a quello a cui molti appassionati, i nostalgici “non evoluti” del gioco più bello del mondo, non riescono ancora ad abituarsi. L’esigenza di Balotelli al Milan probabilmente sta nei flash, nelle convenienze opportunistiche dei rapporti con i procuratori, negli sponsor, nel gossip, nelle parole di quegli stessi amministratori delegati che millantano amori che ritornano. L’utilità di Balotelli oggi è probabilmente in questo: cari “non evoluti” (o nostalgici che dir si voglia), siete – e siamo – avvisati.