Foto: Alonso (Fiorentina) e Parolo (Lazio) - Gabriele Maltinti/Getty Images Europe

Sembrano lontani i tempi in cui per poter far bene in campionato gli allenatori puntavano su un attacco efficace, magari in grado di sopperire alle mancanze delle loro retroguardie. Oggi le cose sembrano decisamente cambiate e ad essere diventati decisivi sono proprio quei difensori un tempo trascurati, a cui oggi viene richiesto di affiancare all’accuratezza e all’attenzione nella zona nevralgica del campo, una certa incisività ed efficacia in zona gol. Blogdicalcio.it vi guida alla scoperta dei cinque difensori che nel corso di questo campionato stanno dando prova delle loro abilità a tutto campo.

Leonardo Bonucci, Juventus
Un po’ come il vino, le sue qualità stanno emergendo pian piano col passare degli anni. Man mano che il giocatore ex Bari macina minuti di gioco sul rettangolo verde, mostra una personalità che mai nessuno si sarebbe aspettato. I tempi in cui componeva la disastrosa retroguardia della Juventus targata Luigi Del Neri sono ormai un ricordo. Solo la settimana scorsa accoglieva con piacere i complimenti del tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola, che non nascondeva una certa ammirazione nei suoi confronti. Qualche giorno dopo ha realizzato la rete dell’1-0 nel sentitissimo derby d’Italia contro l’Inter, affossando i nerazzurri e mostrando il cinismo di un attaccante di razza. Continuando di questo passo potrebbe diventare uno dei migliori difensori della storia della Nazionale.

Marcos Alonso, Fiorentina
È la rivelazione di questo campionato. Acquistato dalla Fiorentina nel luglio 2013 quando era ancora uno sconosciuto, è riuscito a ritagliarsi uno spazio nella Fiorentina di Montella prima e di Sousa poi. Il fatto che in questa stagione venga costantemente utilizzato come esterno, facendo da spola tra difesa e centrocampo, gli permette di dare risalto alle proprie capacità, ma allo stesso tempo non si può ignorare la sua concretezza in zona gol. Sono già tre le reti realizzate dal difensore iberico, a cui affianca tre assist, proprio a testimonianza della sua incisività anche nella costruzione di gioco.

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Kalidou Koulibaly, Napoli
A Napoli arrivò con i migliori proclami, in parte voluto da Benitez. Il suo primo anno partenopeo non fu esaltante, anche a causa della fragilità della squadra azzurra a cui il tecnico spagnolo non seppe mai porre rimedio. Con Sarri il forte difensore senegalese è rinato, diventando una vera colonna portante dell’eccezionale campionato del club di De Laurentiis. Non molti sono riusciti a scalfirlo, nemmeno degli stupidi cori razzisti.

Francesco Acerbi, Sassuolo
Chissà se il difensore neroverde conservi ancora qualche rammarico a riguardo della brutta stagione che visse con la casacca del Milan. Arrivato dal Chievo come giovane promessa, a Milano steccò clamorosamente, finendo con l’essere scaricato al Sassuolo. Qui, fortificato dalla vittoria contro il Mostro ed aiutato da Di Francesco e dal club che hanno sempre creduto in lui ha iniziato una nuova vita, calcistica e non, fino ad oggi esaltante. Prima o poi gli capiterà una seconda occasione, la meriterebbe.

Lorenzo Tonelli, Empoli
Insistentemente cercato in estate ed a gennaio dal Napoli, il difensore è rimasto all’Empoli nonostante il club avesse perso dei pezzi fondamentali dello scacchiere che tanto bene fece nello scorso campionato. Quest’anno sta dando continuità alle ottime prestazioni della passata stagione, confermandosi un elemento pericoloso soprattutto per le sue incursioni nelle aree avversarie, che nella passata stagione gli consentirono di mettere a segno ben cinque reti.