Foto LaPresse - Donato Fasano 19 09 2015 Bari - Italia @ Corriere dello Sport

Volge al termine con il posticipo Ascoli – Pescara (3-1 il risultato finale) la settima giornata del campionato di Serie B. Cominciano a delinearsi i primi significativi distacchi tra le squadre di testa e quelle impelagate nella lotta per non retrocedere: se dal Cagliari (16 punti) all’Ascoli (10 punti) tutte possono sognare quantomeno un posto nei playoff, più complicata invece appare la situazione dal Lanciano (6 punti) in giù (Ternana ultima con 4 punti). Fa inoltre discutere l’arbitraggio della partita Livorno – Avellino, terminata 1-1, a causa di un discutibile rigore assegnato alla compagine toscana, che ha cosi potuto rimediare all’iniziale svantaggio causato dal gol di Trotta.

Questa invece, secondo www.blogdicalcio.it, la Top 11 di giornata (modulo 4-3-3)

PORTIERI

Nicolas (Trapani): Tutto il contrario di quel che è stato Terraciano per la Salernitana. Interventi super su
Gabionetta, parato un calcio di rigore ed evitato un clamoroso pareggio allo scadere facendo buona guardia su Troianiello. Siciliani in zona playoff ed ancora imbattuti, anche per merito suo.

DIFENSORI

Yao (Crotone): Rimasto colpevolmente escluso dalla Top 11 nelle precedenti uscite, anche a Vicenza il difensore crotonese riesce a sfornare una grande prestazione. Sempre attendo e vigile, sembra in grado di dare qualcosa in più quando il gioco si fa duro (il Crotone è rimasto per buona parte della gara in dieci uomini).

Bruscagin (Latina): Il pronto riscatto dei Latina a Modena – dopo la sconfitta interna contro il Bari – passa dalla buona prestazione del difensore pontino, bravo in fase di copertura e nelle chiusure.

Scognamiglio (Trapani): Dubbi sul rigore provocato alla Salernitana a parte, resta decisamente il migliore dei difensori della squadra di Serse Cosmi, autore di una bella prestazione facendo buona guardia.

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Di Cesare (Bari): Il centrale romano si conferma ancora una volta indispensabile per la squadra biancorossa. Il Bari non soffre più di tanto contro il Lanciano, ma passare dalle parti dell’ex Brescia è praticamente impossibile.

CENTROCAMPISTI

Valiani (Bari): Ancora una volta decisiva, la Scheggia. Se proprio dai suoi piedi era partita la rimonta al Francioni di sabato scorso, contro il Lanciano è il suo gol a decidere le sorti del match dopo 34’ di gioco. Un gran tiro a giro dal limite dell’area, imprendibile per Casadei.

Giorgi (Ascoli): E’ convinzione diffusa nel mondo del calcio che difficilmente i cavalli di ritorno possano ripetere le gesta della loro prima esperienza in una qualunque squadra. Non è cosi se si tratta dell’Ascoli e di Giorgi, fatto scomodare apposta dalla Serie A e dall’Atalanta. Il suo gol permette ai marchigiani di ribaltare l’iniziale vantaggio Pescarese (vale il 2-1), e corona una prestazione sopra le righe. Oggi come allora, con la maglia del Picchio fa sempre la differenza.

Mazzitelli (Brescia): Un giovane di qualità ed una piacevole scoperta per il Brescia, vittorioso sul Como per 1-3. Un giocatore completo per la categoria, bravo sia in fase di impostazione che di recupero. Darà un supporto importante nel corso del campionato agli uomini di Boscaglia.

ATTACCANTI

Melchiorri (Cagliari): La differenza tra Cagliari e Cesena? Netta. Lo si capisce quando in campo è possibile ammirare le gesta del centravanti ex Pescara, autore di un gol ed un assist. Personalità da vendere ed eccellente spirito di iniziativa le sue qualità migliori.

Calaiò (Spezia): Partite complicate ed avare di emozioni hanno bisogno di essere decise da attacanti rodati e vaccinati. Emanuele Calaiò è sicuramente uno di questi, il migliore in campo per la squadra di Bjelica. Suo il gol dell’1-0 decisivo, che infila su invito di Brezovec. Poi, almeno un paio di occasioni nitide per rendere più rotondo il risultato finale, ma va bene cosi.

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Caracciolo (Brescia): L’Airone è immortale. Il suo ingresso per la Top 11 è meritato, e ricco di significati. Il gol (bello) non è decisivo ai fini dell’esito finale dell’incontro (il Brescia aveva già la partita in pugno), ma coincide con il ritorno di un giocatore dopo un grave infortunio che lo aveva tenuto fuori dai campi per cinque lunghi mesi. Per salvarsi ci sarà bisogno ancora una volta dei suoi gol.