Anche noi italiani possiamo finalmente vantarci del nostro “clasico”. Da ogni parte del mondo si sintonizzeranno sullo Juventus Stadium, la finale di Sanremo passerà inosservata, Piquè, Guardiola, Zeman e Trapattoni hanno già espresso i loro pareri e pronostici, non mancheranno poi i tifosi d’eccezione come Maradona e Platini, senza dimenticare i “meticci” Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro. Una partita che si preannuncia spettacolare ed imprevedibile, il campionato più equilibrato degli ultimi anni si è presto tramutato in una vera e propria lotta a due, e dobbiamo andarne fieri visto che in Francia è tutto già deciso ed in Spagna e Germania sono già sulla buona strada.

La squadra che gioca meglio avrà di fronte la squadra più quadrata, il primo attacco e la seconda difesa contro il secondo attacco e la prima difesa del nostro campionato, la detentrice degli ultimi scudetti contro l’unica italiana da 6 anni presente ininterrottamente nelle coppe europee, la certezza del primo posto contro la crescita costante, la convinzione bianconera contro il calore partenopeo. Un match che arriva nel migliore momento possibile per entrambe le compagini, gli infortuni ed i fatturati lasciano il tempo che trovano, guardando i dati che vi andremo a sottoporre infatti, le statistiche parlano chiaro: si affronteranno due corazzate che più o meno si equivalgono, le migliori in Italia, ognuna con i propri punti deboli e punti di forza.

1 come l’unica sconfitta casalinga della Juventus in questa stagione, incassata contro l’Udinese alla prima giornata.
2 come le partite perse dal Napoli quest’anno lontano dal San Paolo: l’esordio stagionale ad agosto contro il Sassuolo e la sconfitta inaspettata subita a Bologna.
5 come le gare consecutive che hanno visto la porta bianconera restare inviolata, solo Cassano è riuscito a trafiggere Buffon in questo 2016.
8 come la vittorie di fila del Napoli di Sarri, che dal 20 dicembre, a seguito del pareggio a reti inviolate contro la Roma, ha sempre ottenuto 3 punti scardinando così il precedente record del 1987-88 appartenuto al Napoli di Maradona.
10 come gli assist e i gol del rivitalizzato Lorenzo Insigne, primo giocatore tra i principali campionati europei ad essere arrivato in doppia cifra in entrambe le statistiche.
11 come i punti in più del Napoli rispetto alla scorsa stagione.
13 come i gol alla sua prima stagione con la Vecchia Signora di Paulo Dybala, tutti di sinistro e di pregevole fattura.
14 come le vittorie consecutive della Juventus di Massimiliano Allegri, una striscia positiva iniziata il 31 ottobre con il derby di Torino che ha frantumato il precedente record di Antonio Conte, fermatosi a 12 due stagioni fa. Il record italiano è alla portata, lo ha stabilito l’Inter nel 2006/2007: 17 vittorie di fila.
15 come i gol subiti dai bianconeri in questa stagione: la difesa meno battuta della nostra Serie A.
19 come i gol incassati invece dai partenopei, basta pensare che lo scorso anno a questo punto ne erano già 30.
21 come i punti raccolti da Juventus e Napoli nelle ultime 7 giornate di Serie A, almeno 7 in più di chiunque altro club. Se questa non è una fuga a due!
24 come le reti messe a segno nello stesso numero di gare dal Pipita Higuain. L’obiettivo principale, oltre a trascinare i suoi nella lotta Scudetto, resta quello di sorpassare il record storico di Cavani, il quale realizzò nella stagione 2012/2013 29 reti in A.
35 come i gol di Nordahl nel’50, record assoluto di reti siglate nel nostro massimo campionato in un unico anno. Solo altri sei giocatori, oltre all’attaccante svedese, sono riusciti finora nell’impresa di superare quota 30: Meazza, Borel, Nyers, Hansen, Angelillo e, ultimo in ordine cronologico, Luca Toni (2006).
40 come le parate realizzate dai portieri bianconeri, segno evidente dell’efficace fase difensiva degli uomini di Allegri.
45 come i gol fatti dalla Juventus alla 24° giornata.
53 come i gol realizzati fin qui dal Napoli: miglior attacco della A con una media realizzativa di 2,2 reti a gara.
55 come i tiri in porta di Higuain, leader assoluto nella classifica dei tiri tenta, seguito da Dybala (35), Insigne (30) e Pogba (29).
56 come i punti in classifica degli uomini di Sarri che rappresentano un record nella storia del club dopo sole 24 giornate.
58 come la percentuale di possesso palla del Napoli in trasferta.
62 come la percentuale di possesso palla della Juventus tra le proprie mura.
67 come le palle recuperate da Pogba, un centrocampista completo come pochi.
69 come i palloni recuperati dal gigante partenopeo Kalidou Koulibaly.
81 come gli assist totalizzati dai partenopei in questa stagione (primi in A con ben 26 assist vincenti).
330 come i tiri totali tentati dai ragazzi di Sarri contro i 314 degli juventini.
2.160 come i minuti giocati da Raul Albiol, unico giocatore di movimento, insieme a Mario Rui e Moras, a non essersi perso nemmeno un minuto di questa Serie A.

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