Simone Farina, un esempio di grande legalità e amore per lo sport Se n’è parlato molto, nel 2011/2012, a causa del suo ruolo fondamentale nello scandalo del calcio italiano del 2011. Ora, dopo aver ricevuto tante onorificenze in giro per il mondo, è un allenatore di calcio nello staff tecnico dell’Aston Villa, oltre ad essere un consigliere del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC.

Chi è Simone Farina?

Un ragazzo cresciuto nelle giovanili della Roma, che nell’estate 2001 va in prestito al Catania, con cui gioca due gare in Serie C1. Nel 2011 arriva in Serie B, con il Gubbio. Nel 2012, dopo 105 presenze di campionato e 2 gol segnati, abbandona il calcio giocato, non volendo più continuare e mettendo un punto anche burocraticamente parlando con il suo club.

Ecco poi la svolta. Nel dicembre del “lontano” 2011 si scopre che qualche mese prima Simone Farina aveva rifiutato l’offerta di 200.000 euro da spartirsi con altri tre suoi compagni pervenutagli da parte dell’ex compagno Alessandro Zamperini, con cui non era in contatto da circa dieci anni, per truccare la partita di Coppa Italia Cesena-Gubbio. Lui, coraggiosamente, denunciò il fatto.

Meravigliato del gesto così onesto e coraggioso, e volendolo ringraziare per il suo grande senso di giustizia, il CT Cesare Prandelli decise di invitarlo – assieme a Fabio Pisacane, autore dello stesso gesto – al raduno della Nazionale in vista di Euro 2012 (anche se comunque non si tratta di una vera e propria convocazione). Inoltre, per la stessa ragione, il presidente FIFA Joseph Blatter lo ha invitato alla cerimonia di premiazione del Pallone d’oro FIFA 2011 a Zurigo, per poi rendergli omaggio con la consegna simbolica di un gagliardetto, dicendo: “Vorrei presentarvi questo giocatore che ha avuto il coraggio di dire no a chi voleva manipolare una partita e ha fatto scoprire una nuova rete criminale. Se tutti facessero così potremmo vedere un futuro migliore”.

È nel settembre 2012 che poi Farina viene ingaggiato dal club dell’Aston Villa nel ruolo di community coach, con il compito di insegnare ai giovani del settore giovanile le regole di lealtà sportiva. Il 9 luglio 2015 il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, gli offre un ruolo operativo.

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