Un episodio ai limiti del comprensibile, quello accaduto nel big match del Girone C di Lega Pro tra Lecce e Benevento. L’arbitro della gara, il signor Emanuele Mancini della sezione di Fermo, ha annullato un gol a pochi minuti dal termine che sarebbe valso il 2-2 della Strega al Via del Mare, ma l’episodio è un po’ più complesso di quanto sembri. Il direttore gara ha assegnato un calcio di punizione per via indiretta dai 25 metri in favore del Benevento, ma per una propria negligenza non ha alzato il braccio per indicare la natura del calcio di punizione. Ciceretti, numero 10 del Benevento, ha calciato direttamente verso la porta e ha segnato, andando poi a esultare verso il settore ospiti. L’arbitro, probabilmente avvisato dalla panchina del Lecce, ha annullato il gol perché si trattava di una punizione indiretta, facendo riprendere il gioco con la ripetizione della stessa punizione in favore del Benevento. Per guardare il video dell’accaduto:

Ma la decisione dell’arbitro è corretta? Secondo il regolamento del giuoco del calcio SI. L’arbitro ha commesso un errore nel non segnalare con il braccio alzato la natura della sanzione applicata, ma ha giustamente annullato il gol. Ecco quanto si legge sul regolamento a tal proposito:

Un calcio di punizione indiretto deve essere ripetuto se l’arbitro omette di alzare il
braccio per indicare che il calcio è indiretto e il pallone è calciato direttamente in
porta. Il carattere indiretto del calcio di punizione non è annullato dall’errore
dell’arbitro

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