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Un’innovazione nel mondo del calco femminile, nella giornata delle donne: la Studio Assist & Partners, struttura leader nella gestione di calciatori professionisti (tra cui vari giovani importanti, anche di squadre di Serie A, e tanti calciatori tra B e Lega Pro), lancia la propria divisione femminile. In Italia un modello del genere per curare gli interessi delle calciatrici non era ancora presente, ci spiega Sara Messina, responsabile della divisione femminile di Studio Assist: “L’esigenza nasce da una mancanza di servizi dedicati alle calciatrici che invece hanno assoluto bisogno di essere seguite e tutelate da professionisti durante la loro carriera sportiva. Studio Assist, forte della sua esperienza in campo maschile, ha deciso così di dedicare un’area alla ragazze“. Impensabile, però, pensare di arrivare in qualche anno alle cifre che girano nel calcio maschile: “Le cifre sono diverse anche in quei paesi dove il calcio femminile è sempre stato uno sport praticato e seguito come Stati Uniti oppure Germania. Qui in Italia poi siamo molto indietro, anche in termini di sviluppo, rispetto ad altri paesi come quelli sopra citati”

Impossibile che una calciatrice guadagni quanto un calciatore

C’è chi ha già aderito al progetto e l’avv. Messina ci spiega obiettivi e progetti della divisione che guiderà: “Studio Asisst vuole garantire la miglior tutela possibile alle calciatrici. E già lo stiamo facendo nei confronti di alcune ragazze di spicco del panorama nazionale le quali hanno sposato appieno il nostro progetto.
La nostra mission è quella di offrire diversi servizi in base alle esigenze di ciascuna atleta. Come ad esempio quelle di mercato , sia in Italia che all’estero, o legali. Ma il nostro progetto si estende anche ai Club, ai quali offriamo la nostra consulenza. Per il futuro abbiamo già in mente altre tipologie di servizi”
. Prova poi a spiegarci perché il movimento femminile in Italia non si è mai sviluppato: “Il calcio femminile in Italia ha una storia a sè, che purtroppo non ha permesso il medesimo sviluppo rispetto ad altri Paesi. Inoltre in Italia le ragazze sono dilettanti, e non godono delle tutele del professionismo sportivo. Non hanno un contratto di lavoro sportivo ma meri accordi economici. E questo vale anche per chi gioca nelle serie maggiori. Nel resto dell’Europa il calcio femminile è praticato fin dalle scuole elementari come qualsiasi altro sport e, cosa da non sottovalutare, i team femminili sono nelle stessa società di quelli maschili. Un’assoluta novità qui in Italia, dove solo da questa stagione alcuni club maschili, come ad esempio la Fiorentina, hanno acquisito il titolo sportivo del femminile. Altre invece stanno già lavorando e portando avanti un progetto comune. C’è molto da fare ma dallo scorso anno la FIGC ha preso alcune decisioni molto importanti per garantire lo sviluppo di questo movimento”

Diverse calciatrici hanno già sposato il nostro progetto

Un progetto che il presidente della Studio Assist, Dott. Alberto Orlandi, voleva fortemente da tempo e che oggi, nella giornata delle donne, prende piede in Italia per la prima volta. E questo è solo l’inizio.

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