Si è conclusa ieri sera la settima giornata di Serie A, con tante sorprese e alcune conferme. La Fiorentina di Paulo Sosa è la nuova capolista del campionato, infatti l’Inter è stata fermata a Genova dalla Sampdoria dell’ex Zenga. L’Olimpico si conferma invece un fortino per la Lazio, che ha vinto tutte le partire stagionali giocate in casa. Il Napoli di Sarri comincia invece a prendere forma. Un super Insigne annienta un Milan ancora in costruzione per 4-0. Vincono anche Empoli, Juventus e Roma, che riscatta cosí la sconfitta contro il Bate Borisov. Ecco la top 11 della settima giornata.

Berisha (Lazio – portiere)

Entra in campo al posto di un Marchetti messo K.O da uno scontro con Dionisi. Le ultime prestazioni non erano state esaltanti. I tifosi lo applaudono, lui prende coraggio e salva piú volte il risultato sia sullo 0-0 che sull’1-0. Fortunato in occasione della traversa del Frosinone, ma la sua prestazione è sicuramente incoraggiante.

Marcos Alonso (Fiorentina – difensore)

Ormai un abituè della nostra top 11. Lo spagnolo dopo un anno di ambientamento sembra aver trovato il ritmo giusto. Non sbaglia mai una partita, come d’altronde la Fiorentina quest’anno. La sua prestazione va abbondantemente sopra la sufficienza.

Albiol (Napoli – difensore)

Un giocatore rigenerato dalla cura Sarri. Lo scorso anno difficilmente lo avremmo trovato nella top 11 del campionato. Quest’anno invece sembra essere tornato quello di Madrid. Partita senza sbavature contro un Milan al di sotto delle aspettative.

Digne (Roma – difensore)

La Roma lo ha pagato tanto per strapparlo al Psf, lo sta ripagando con prestazioni sempre sopra la sufficienza. La scorsa partita ha trovato anche il primo goal in Serie A, questa volta no, ma la sua gara è sicuramente strepitosa sia in fase difensiva che offensiva.

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Castro (Chievo – centrocampista)

Il Chievo ha speso ben 3 milioni per farlo imbarcare da Catania e farlo scendere a Verona. Sicuramente ad iniziò stagione non sembrava valere questa cifra. A sette giornate dall’inizio di stagione Castro è il piú in forma dei suoi. Corre come un dannato sulla fascia, recupera palloni e si spinge in avanti creando sempre qualche insidia. Sicuramente rigenerato da Maran che lo conosce bene. È suo il goal che vale il pareggio nel derby contro il Verona, una partita che il Chievo non avrebbe sicuramente meritato di perdere.

Allan (Napoli – centrocampista)

A detta di molti il miglior centrocampista della nostra Serie A fino ad ora. Un acquistò fondamentale per il Napoli di Sarri. Quantitá e qualitá al servizio della squadra, ora ha anche trovato continuitá sotto porta. Un centrocampista completo.

Pjanic (Roma – centrocampista)

Quando si accende lui si accende la Roma. Giocatore indispensabile per la squadra di Garcia. Altro goal per il bosniaco che dopo due minuti mette in discesa la partita dei giallorossi. Glie viene anche annullato un goal regolare che avrebbe significato doppietta.

Khedira (Juventus – centrocampista)

È rientrato dall’infortunio e si sono rivisti sprazzi di Juventus. Prestazioni esaltanti sia in Champions che in campionato. Suo il goal che chiude il match contro il Bologna. Campione del mondo ed ex Real Madrid, e si vede.

Insigne (Napoli – attaccante)

L’Italia può sorridere, Conte e Sarri si stropicciato gli occhi. Insigne è finalmente esploso, e adesso sta facendo sognare Napoli. È la dimostrazione che talenti come lui vanno aspettati. Ieri due goal e un assist che fanno fuori il Milan.

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Higuain (Napoli – attaccante)

Ieri gli è mancato solo il goal, ma la sua prestazione è da incorniciare. Si sacrifica per la squadra e corre come un dannato. Un top player ritrovato, i fantasmi della scorsa stagione sono solo un vecchio ricordo. Il miglior attaccante della nostra Serie A.

Morata (Juventus – attaccante)

Lo scorso anno tutti pensavano che la Juventus non avesse fatto un grande affare a vendere Immobile per prendere Morata. Lo spagnolo si è invece rivelato l’arma in piú dei bianconeri, capaci di trascinare la Juventus fino alla finale di Champions. Quest’anno senza Tevez e Llorente, lo Morata ha molte piú responsabilitá sulle spalle, ma questo non sembra pesargli. Per lui un goal e un assist che permettono alla Juventus di battere il Bologna. È un leader fondamentale di questa nuova squadra che sta nascendo.