«Per Ibra vediamo: se arrivasse, saremmo tra le candidate allo scudetto». È questo il pensiero di Sinisa Mihajlovic nella conferenza stampa di ieri sull’ennesima domanda rivoltagli riguardo ad un possibile approdo di Zlatan Ibrahimovic in rossonero, nell’attuale sessione di calciomercato. La domanda è dovuta e ricorrente, perché il gigante di Malmö è entrato da tempo non solo nelle mire del Milan e di Galliani, ma soprattutto nei sogni dei tifosi del Diavolo: chi ha pensato di scaldarne i cuori con nomi quali Bacca, Luiz Adriano, Bertolacci e Mauri ha fatto male i suoi conti; solo Ibrahimovic, infatti, a torto o a ragione, può smuovere entusiasmi da troppo tempo sopiti e causare uno straordinario effetto domino su tutto l’ambiente rossonero, campagna abbonamenti inclusa. La parola “scudetto”, tuttavia, rimarrebbe in ogni caso un tabù per chi fino a pochi mesi fa ha sgomitato a centro classifica tra Torino, Palermo e Sassuolo. Può davvero lo svedese cambiare il volto di una squadra ancora povera di valori tecnici assoluti? Analizziamo quindi, punto per punto, cosa cambierebbe nella formazione di Mihajlovic.

LEADERSHIP- Ibra è un trascinatore, un leader fuori e dentro il campo, e questo è uno dei primi elementi da prendere in considerazione per chi negli ultimi anni ha consegnato la fascia di capitano ai Montolivo, Abbiati e Bonera. Con rispetto parlando per i calciatori appena citati, l’attuale numero 10 del PSG rappresenterebbe una sferzata di adrenalina per tutta la squadra che, aggiunta alla disciplina e al rigore di Mihajlovic, determinerebbe da sola un miglioramento considerevole sulle prestazioni o, almeno, potrebbe evitare molte delle magre figure viste nella passata stagione.

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REPARTO OFFENSIVO DI LIVELLO INTERNAZIONALE- Lo svedese, insieme a Bacca, formerebbe un reparto di livello internazionale, perché sulla carta, i due nomi suonerebbero come quelli di un top club di livello europeo. Bacca-Ibrahimovic sono poi più complementari per caratteristiche tecniche di Luiz Adriano-Bacca: il calcio non è una scienza esatta, tuttavia se la seconda coppia è formata da due grandi finalizzatori, la prima appare più completa, in quanto Zlatan, oltre che finalizzare l’azione, è in grado di fornire dei palloni decisivi per i suoi compagni e di giocare in modo sublime anche spalle alla porta.

MIGLIORANO ANCHE I “GREGARI” Forse gli appassionati di Fantacalcio (e non solo) ricorderanno la stagione 2011-2012 di Antonio Nocerino e dei suoi 10 gol in campionato con la maglia del Milan. Il centrocampista ex-Palermo era stato letteralmente miracolato dai poteri straordinari di Ibra che, attirando su di sé le difese avversarie, offriva assist in generosa quantità per gli inserimenti del compagno di squadra. Non solo lui, ma anche Robinho e Boateng conosceranno le loro migliori stagioni in rossonero grazie agli assist dell’attaccante svedese.

ZLATAN CAMPIONE NAZIONALE- La storia di Ibrahimovic è fatta di titoli nazionali, vinti con le maglie di Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e PSG. È impressionante la continuità di queste vittorie, perché l’unica stagione “storta” gli è capitata proprio con la maglia rossonera, quando il Milan arrivò appena dietro la Juventus di Antonio Conte. Lo svedese è quindi una sorta di assicurazione per lo scudetto e, se dovesse tornare alla corte di Berlusconi, le parole di Mihajlovic sarebbero assolutamente da sottoscrivere.

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