Un momento dell'ultima sfida tra Bari e Foggia, nel 1997.

Correva l’anno 1997. Il Bari di Eugenio Fascetti, dopo una rincorsa durata mesi, aveva da poco agganciato il quarto posto, che a quei tempi voleva dire Serie A. Alla penultima giornata, però, il calendario poneva i biancorossi dinnanzi a una sfida difficile: il derby col Foggia di Burgnich, allo Zaccheria. Al gol di Ventola rispose Colacone. 1-1, pareggio, un punto a testa. I satanelli, che non avevano nulla da chiedere al campionato, tentarono lo sgambetto, che non riuscì solo perché nel frattempo il Genoa, quinto, non riuscì a passare in casa del Ravenna. In quel Genoa giocava, tra gli altri, Davide Nicola, attuale mister biancorosso.

Ma questa è un’altra storia. È la storia di un derby che torna sabato, dopo quell’ultima indimenticata sfida. Indimenticata perché valeva tanto; indimenticata perché a difendere i pali del Foggia c’era Franco Mancini, che di lì a qualche settimana sarebbe passato proprio da una pugliese all’altra, per sostituire Fontana. Mancini, stimato tantissimo da Zeman tanto per le doti tecniche (era bravissimo con i piedi), quanto per quelle umane, ci ha lasciati tre anni fa e per sfortuna degli amanti del calcio non potrà assistere se non dall’alto a questa partita tanto sentita da spingere le autorità a vietare la trasferta ai foggiani. La paura degli scontri o di atti vandalici fuori dallo stadio e al suo interno (come avvenne nel dicembre del 1994, quando i supporter rossoneri incendiarono i seggiolini della curva Sud del San Nicola) è stata più forte della festa e della voglia di tributare alla memoria di Mancini il giusto bilaterale omaggio.

Un derby non può essere una semplice sfida di Coppa Italia. Sarà l’occasione per ricordare la doppia vittoria dei biancorossi nel loro ultimo anno in C, il 1983/84, con i gol di Messina e Guastella all’andata e di Onofrio Loseto al ritorno, le vittorie del Foggia targato Zeman nel 1991/92, grazie alla verve di Baiano, Signori, Kolyvanov e Shalimov e in generale le sfide degli anni novanta in massima serie sotto il segno di Tovalieri e Di Biagio.

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Erano il tempo di una provincia pugliese alla ribalta, che sapeva sognare e far appassionare. Come tenteranno di fare il Bari e il Foggia quest’anno, nei rispettivi campionati. L’antipasto, un po’ amaro, sarà il derby di Coppa Italia. Uno dei derby del tacco d’Italia. Il derby di Franco Mancini.